business plan parte descrittiva e numerica

Business plan, il documento di organizzazione e programmazione dell'azienda

Il piano industriale ed i suoi contenuti

business plan parte descrittiva e numerica

Business Plan .  Fondamentale per un’azienda appena costituita (startup). Continuamente da rivedere e rielaborare per una società già affermata. Importante per il successo di ogni impresa.  Il Piano Industriale  (Business Plan) è  un documento nel quale è descritto il progetto imprenditoriale e riporta dettagliatamente, in modo quantitativo e qualitativo, le analisi e le strategie future di un'azienda. Sono specificati i passaggi previsti (step) per raggiungere gli obiettivi prefissati. Nel Business Plan, infatti, c’è tutto:  obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni finanziarie. 

Business plan: cos'è e da cosa composto

E’ un documento interno, intorno al quale è organizzata tutta l’attività dell’azienda, ma è anche rivolto all’esterno. Ad esempio, da presentare in banca per richiedere un finanziamento, da esporre  ad un nuovo investitore, da utilizzare per la richiesta di finanziamenti per le agevolazione all'imprenditoria giovanile.

Il Business Plan è un documento composto da 2 parti:

 una Descrittiva in cui si mostra il progetto, il mercato di riferimento e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi;  una parte Numerica con le proiezioni economico patrimoniali e finanziarie prese in esame nella parte descrittiva.

Business plan: la parte descrittiva

La parte descrittiva del Business Plan è composta da una serie di sezioni:

  •  storia dell'impresa, opportunità di mercato e caratteristiche del prodotto o del servizio offerto
  •  l'imprenditore o il nucleo imprenditoriale, le esperienze passate e le caratteristiche personali
  •  caratteristiche del team imprenditoriale
  •  caratteristiche del mercato di sbocco
  • caratteristiche della concorrenza

Business plan: la parte numerica

La 2° parte di un Business Plan, detta anche parte numerica, è invece composta da:

  •  il piano di vendite
  •  i costi di produzione
  •  i costi del personale
  •  i costi generali
  •  il cash flow (flussi di cassa)
  • il conto economico
  • gli indici di bilancio

Nonostante rischino di diventare rapidamente obsoleti, i Business Plan hanno un grande valore se usati correttamente. Rappresentano infatti dei vademecum strutturati dell'azienda o della business idea, e come tali vanno costantemente verificati e aggiornati da ogni imprenditore.

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  • business plan
  • piano industriale
  • piano vendite
  • storia dell'impresa

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Come redigere un business plan: ecco un guida semplice e pratica

Il business plan si articola in due macro-aree, quali requisiti deve possedere un business plan funzionale e completo, 1. analizza il tuo target, 2. stabilisci obiettivi chiari , 3. fai ricerca regolarmente, 4. concisione e scorrevolezza, 5. mantieni coerenza tra tono di voce e stile , 2. executive summary, 3. descrizione dell’azienda, 4. descrizione del prodotto o del servizio, 5. analisi del mercato di riferimento, 6. strategie di marketing, 7. piano di realizzazione , 8. struttura organizzativa, 9. piano finanziario, 10. allegati , corsi di business management online.

Non sai come redigere un business plan , ma devi presentare questo documento? Se stai per avviare una start up , vuoi sviluppare un progetto imprenditoriale o hai bisogno di acquisire nuovi finanziamenti per la tua impresa, è molto importante sapere in che modo compilare un business plan efficace.

Infatti, questo documento serve a descrivere un progetto imprenditoriale delineando obiettivi, strategie di marketing, criteri di vendita e previsioni.

Per avere la certezza di realizzare un elaborato corretto sia nella forma, sia nel contenuto, è importante conoscere le principali regole di redazione . In questa guida ti spiegheremo come fare e a quali aspetti prestare attenzione.

Cos’è e a cosa serve un business plan?

Come abbiamo accennato, il business plan è un documento nel quale viene descritto un progetto imprenditoriale definendo obiettivi, strategie specifiche, criteri di vendita, previsioni.

Il business plan serve sia come guida strategica per l’impresa , sia come documento da presentare esternamente per ottenere finanziamenti.

Questo documento è altrettanto importante per le imprese già avviate che intendono sviluppare ulteriormente il proprio business o dare vita a un nuovo progetto imprenditoriale.

In particolare, il business plan è utile nei casi in cui l’impresa debba svolgere operazioni “straordinarie”, come una fusione o un’ acquisizione .

Inoltre, il business plan consente di avere una panoramica generale dei punti di forza e delle eventuali criticità, cioè gli aspetti da rivedere e per i quali individuare soluzioni alternative.

Ecco di seguito  le due parti di un business plan :

  • Parte descrittiva.
  • Parte numerica.

La  parte descrittiva  spiega il progetto nel dettaglio il progetto: fornisce analisi relative al mercato, alla concorrenza, alle risorse da impiegare e agli obiettivi. In questa parte rientra perciò lo studio della fattibilità del progetto in relazione all’ambiente interno ed esterno.

La  parte numerica  include le previsioni e le proiezioni economiche relative al progetto: comprende perciò tutti i dati numerici e “tecnici” che si riferiscono agli investimenti, ai finanziamenti e alla situazione patrimoniale.

Indubbiamente, il primo requisito è la leggibilità : infatti, il documento deve essere scritto in maniera chiara, comprensibile ed esaustiva. Inoltre, lo stile della scrittura deve essere professionale e il contenuto testuale coerente. Sarà poi necessario fare grande attenzione alla punteggiatura ed evitare errori ortografici.

La lunghezza ideale  del testo può variare a seconda del contesto . Per esempio, per un’azienda è generalmente sufficiente scrivere una ventina di pagine, mentre per una venture capitalist è richiesto un documento decisamente più approfondito, che non sia più breve delle 50 pagine (i venture capitalist sono investitori istituzionali che forniscono capitali a una società dall’elevato potenziale di espansione in cambio, di una partecipazione nel capitale sociale).

Ricorda che il business plan non è un documento statico : una volta compilato, non può in alcun caso essere considerato valido a tempo indeterminato.

Infatti, un’ azienda , che sia una start up o una realtà già affermata sul mercato, è soggetta a una serie di variazioni , determinate da numerosi fattori, come per esempio l’introduzione di nuove tecnologie, di nuove risorse umane, l’aumento dei costi delle materie prime e molto altro.

Questo documento, perché sia funzionale alla gestione aziendale, deve essere dinamico e adeguarsi alla crescita e alle trasformazioni dell’impresa ; deve perciò essere regolarmente aggiornato, cioè adeguato ai cambiamenti interni ed esterni all’azienda.

Come fare un business plan: 5 fattori chiave da considerare

Prima di redigere un business plan, ci sono alcuni fattori chiave da tenere a mente per scrivere un testo efficace ed esauriente:

Sapere chi leggerà il tuo piano di business ti consente di adeguare alle tue necessità sia la comunicazione, sia il livello di approfondimento. Inoltre, aiuta a stabilire quali informazioni includere e quali invece tralasciare perché superflue.

Se l’obiettivo è ricevere un finanziamento per l’azienda, dovrà essere previsto un piano operativo completo, che consideri adeguatamente il modo in cui il business potrà ottenere dei profitti.

Alcune informazioni importanti da includere si basano sulla ricerca, in particolare se c’è una domanda per i propri prodotti all’interno di una nicchia di mercato: in questo caso, sarà importante capire chi altro vende prodotti o servizi simili (i competitor ).

Un business plan deve sempre essere conciso e scorrevole , a chiunque sia destinato; i documenti aggiuntivi possono essere inseriti a parte, in un allegato.

Per mantenere coerenza a livello di tono e stile può essere opportuno far redigere il business plan alla stessa persona o svolgere un lavoro di revisione prima della consegna.

Come redigere un business plan: ecco le 10 sezioni

Qui entriamo nella vera e propria parte pratica della redazione : cerchiamo di comprendere bene come stilare un business plan partendo da un modello standard. Vediamo insieme le 10 sezioni di cui è composto questo documento.

Ogni documento composto da più pagine deve contenere un indice, per consentire a chi legge di avere una visione generale del contenuto e individuare rapidamente gli argomenti ; l’indice è un elemento fondamentale che agevola la consultazione.

Anche per quanto riguarda il business plan, l’indice è un elenco delle sezioni che compongono il documento , a ciascuna delle quali corrisponde il numero della pagina a cui trovarla.

Questa sezione serve a  sintetizzare il progetto imprenditoriale ; è molto importante redigere con cura questa parte, poiché identifica la prima parte con la quale entra in contatto chi legge.

L’ executive summary diventa ancora più importante quando si rivolge a potenziali finanziatori, per cui occorre fare attenzione a  scrivere i contenuti in maniera chiara , comprensibile e al contempo interessante e accattivante.

Per rendere davvero efficace questa sintesi, è consigliabile redigerla dopo aver completato il resto del documento . In questo modo, si avranno più chiari i vari punti del progetto generale.

Questa sezione contiene le  informazioni che riguardano l’impresa . In particolare, vengono descritti dettagli come storia aziendale, forma societaria, obiettivi, struttura aziendale, composizione del team imprenditoriale, sede, settore in cui l’azienda opera, prodotti e servizi che offre, i punti di forza che la contraddistinguono dai competitor.

Questa sezione include la  descrizione completa dei prodotti o dei servizi offerti , specificando quale richiesta del mercato s’intenda soddisfare. Qui gli elementi da mettere in evidenza sono le caratteristiche dei prodotti o dei servizi (descritte anche tramite un corredo di foto), le situazioni in cui può essere utilizzato il prodotto o il servizio, le modalità di utilizzo, le prerogative/caratteristiche per le quali il prodotto o servizio si distingue dagli altri presenti sul mercato, i possibili sviluppi futuri, l’esistenza di eventuali brevetti.

Si tratta di una sezione fondamentale per avere un  quadro dettagliato e attendibile del mercato nel quale si inserisce il progetto imprenditoriale . È un’analisi approfondita che riguarda le tendenze, la domanda, la segmentazione del target (preferenze, abitudini, capacità di acquisto e altro), i competitor e tutto ciò che attiene ai prezzi e alle caratteristiche dei prodotti offerti dalla concorrenza (compresi i punti di forza e debolezza).

Questa parte riguarda l’elaborazione di un piano marketing efficace al raggiungimento degli obiettivi di business . In particolare, questa sezione contiene le strategie individuate per acquisire un buon posizionamento sul mercato e fidelizzare i clienti.

Nello specifico, vengono elencati vari elementi come gli accordi di commercializzazione, il prezzo di vendita, la rete di vendita, la tipologia di comunicazione, i canali di distribuzione. Questa sezione è fondamentale per fare previsioni su vendite e fatturato.

Questa sezione illustra le modalità di sviluppo del progetto : come si produrrà un determinato prodotto? Quali risorse si intende utilizzare? Inoltre, è prevista una descrizione esaustiva dei servizi di assistenza tecnica destinati alla clientela, ed è un aspetto ad oggi fondamentale per fidelizzare i clienti.

In questa sezione vengono approfondite le informazioni che riguardano il team imprenditoriale , già presentato nella sezione “descrizione dell’impresa”, e di tutte le risorse coinvolte nel progetto.

Saranno fornite informazioni per ogni componente del gruppo , riguardanti i titoli di studio, le esperienze professionali maturate, il ruolo rivestito all’interno dell’azienda e le varie responsabilità.

Questa sezione è sostanzialmente numerica, poiché contiene le  proiezioni economiche inerenti al progetto . Le informazioni di previsione contenute nel piano finanziario hanno a che fare, per esempio, con i conti economici, i flussi finanziari, gli stati patrimoniali, gli indici di redditività e liquidità e i rischi correlati.

In quest’ultima sezione è inserita tutta la documentazione utile a chiarire e approfondire ulteriormente quanto contenuto nel business plan . Nello specifico, la sezione degli allegati contiene i curriculum del team manageriale, i dati inerenti all’analisi di mercato, le schede tecniche dei prodotti o dei servizi e ulteriori documenti utili a fornire informazioni di carattere contabile/economico.

Nella sezione business del sito CORSI.it trovi una serie di corsi di business management online , molto utili per acquisire competenze professionali nel settore di tuo interesse . Potrai seguire le lezioni ogni volta che vorrai, da qualunque dispositivo e secondo la tua organizzazione personale. Professionisti ed esperti ti aiuteranno ad approfondire le tue conoscenze e ti guideranno nella realizzazione professionale e personale.

In particolare, migliorerai le tue competenze in materia di  pianificazione delle strategie , imparerai il funzionamento delle imprese, in base alle varie declinazioni aziendali e alle classi di aziende, e molto altro possa servirti nelle tue attività di business e management. Non ti resta che iniziare a seguire le lezioni!

Societaria

  • Business plan – La guida completa
  • Consigli aziendali
  • Finanza Finanza d'impresa

Indice della guida

Business Plan : Ecco un’esempio di strategia di marketing applicata al business plan aziendale, si tratta di una specie di carta d’identità dell’impresa

Nella scrittura del Business plan Vengono Illustrati

L’impresa, Il Prodotto O Servizio, Le Tecniche Di Produzione, Le Strategie Di Vendita, Il Mercato Di Riferimento, La Gestione Delle Risorse(Umane, Strumentali, Finanziarie).

Si Chiude Questa Presentazione Con La Sintesi Dell’aspetto Economico-Finanziario, Cioè La Parte Numerica.

In Questa Seconda Parte, Si Forniscono Dati Riguardo Gli Investimenti E Il Bilancio.

Descrizione dell’azienda nel Business plan

Si deve spiegare come è nata l’organizzazione, quale sia lo stato attuale, le competenze e quindi il background che viene messo a disposizione dal team di lavoro.

Prodotti e servizi nel Business plan

A questo punto bisogna spiegare molto bene che cosa si intenda vendere ai consumatori o alle aziende a cui ci si rivolge. Del resto il risultato del lavoro dell’impresa è la creazione di ciò che si vuole immettere sul mercato, quindi bisogna chiarirlo ai finanziatori e ai partner, così che possano valutare la proposta consapevolmente.

Impostare un business plan

Nell’impostare un business plan di questo importante documento può avvalersi dell’aiuto di alcune persone, anche esterne e dotate di specifiche competenze che saranno in grado di redarlo nel miglior modo possibile.

Esso potrebbe essere un commercialista, magari di fiducia che ci aiuta nella sua redazione e che ci guida, passo dopo passo, nella sua piena riuscita.

Gli elementi che devono essere presenti all’interno del documento sono differenti e molteplici.

La denominazione d’azienda per impostare un business plan

Questi devono essere delineati nella loro interezza ed individuate le varie risorse da utilizzare per perseguirli tutti.

Occorre, poi, elencare i punti di forza dell’azienda, ma anche quelli che si ritengono più deboli.

In questo modo si sarà più incentivati a superare questi ostacoli e a superarli attraverso l’utilizzo di diverse risorse.

Un ottimo business plan deve contenere anche la struttura finanziaria dell’azienda, il capitale sociale presente e tutti i mezzi finanziari che l’impresa utilizza.

Riportare i Mezzi di produzione nell’impostare un business plan

Ci deve essere un elenco dei fattori di produzione impiegati, come il capitale, il lavoro e tutti gli altri presenti all’interno dell’azienda.

Nell’impostare un business plan è fondamentale perché al suo interno abbiamo l’elaborazione della strategia di marketing dell’azienda.

Fondamentale per l’impresa perché determina la sua strategia di mercato.

Proprio per questo motivo è necessario che l’azienda si avvalga dell’aiuto di personale competente.

La strategia di mercato è importante, in quanto determina gli ambiti entro i quali l’azienda estende i suoi prodotti. Più il mercato è ampio e più l’azienda sarà in grado di vendere i suoi prodotti all’interno del mercato.

Definizione business plan: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il business plan in definizione

Definizione di business plan

Il Business plan è uno strumento strategico, che funge da bigliettino da visita quando ci presentiamo in un istituto di credito al fine di ottenere un finanziamento a sostegno della nostra idea imprenditoriale.

Come tutti i bigliettini da visita deve essere efficace, sintetico e deve riportare le notizie importanti al fine di essere ricordati e di distinguerci dagli altri.

Dunque i nostri dati  devono essere organizzati in modo originale e personalizzato.

Pronti ai cambiamenti con un Business plan

Quando si avvia un’impresa si va incontro all’evoluzione del mercato, a ostacoli, inconvenienti e intoppi di vario genere, compresa la necessità dei consumatori di nuovi prodotti.

Meglio saper cavalcare l’onda, ma bisogna essere preparati per questo pianificano con un business plan

Struttura per fare un Business plan

Si deve stabilire se acquistare i locali in cui svolgere l’attività, se prenderli in affitto oppure lavorare online, crescendo passo a passo. Serve un capitale iniziale, bisogna fare i conti con le spese, in cui rientrano anche i beni utili a lavorare e il personale da assumere.

Nel caso si opti per un prestito finalizzato alla creazione di un fondo per l’avvio dell’attività, è bene considerare il costo per la restituzione e quindi l’impegno che si prende con l’istituto di credito nel business plan.

Descrizione del Business Plan

uno schema chiaro e conciso sulle intenzioni imprenditoriali permette una rapida valutazione del Business Plan . Occorre descrivere sinteticamente le principali qualità della proposta.

Soggetti in presentazione del Business Plan

occorre individuare le figure che si occuperanno dello sviluppo del piano di business. Meglio aggiungere sempre un breve curriculum che sottolinei le competenze specifiche dell’ imprenditore e dei suoi collaboratori. Inutile aggiungere che saranno presi maggiormente in considerazione professionisti inerenti alla materia presentata.

La parte descrittiva del business plan

Nella parte descrittiva del business plan va presentata in maniera immediata ed intuitiva l’azienda. In questo senso vanno esposti il progetto, le iniziative, la vision totale dell’impresa.

È importante racchiudere il tutto in una forma che porti alla corretta comprensione da parte del lettore che, ricordiamolo, può essere anche un cliente o un investitore o un Ente al quale l’azienda si rivolge al momento della partecipazione di un bando.

Ai piani strategici ed operativi vanno affiancati le analisi del mercato e della concorrenza e la descrizione dei prodotti o dei servizi offerti.

Per riassumere, nella parte descrittiva del business plan è bene rispettare quattro punti: l’esposizione del business e del contesto ambientale; le strategie e dove si colloca l’azienda nel settore; il piano operativo con elementi di produzione e di marketing (il cosiddetto piano d’azione e come metterlo in pratica); la struttura societaria, ovvero le risorse umane ed il management (e quindi il personale necessario per mettere in atto la produzione).

Da chi è letto il business plan

Prima di tutto la redazione del documento serve proprio a chi lo fa. Oltre alla redazione, bisogna occuparsi della lettura. Infatti il compito è utile a chi lo esegue.

a cosa, chi e perché serve capire come si fa un business plan l’analisi di mercato con le prospettive della soluzione offerta; la forma giuridica e il modello organizzativo con il team imprenditoriale; i prodotti o servizi da vendere; le strategie di marketing e un’accurata analisi economica e finanziaria.

Scrivere un Business plan: Il Business Plan È Un Documento Relativo All’azienda Che Potremmo Definire Come Una Sorta Di Vademecum.

Esso Infatti, Illustra Le Caratteristiche Di Un Progetto Imprenditoriale E Ne Dimostra La Sua Fattibilità Sia A Livello Tecnico – Produttivo, Sia Economico -Finanziario.

Può Essere Redatto Sia In Fase Di Start Up Che Nel Corso Di Piena Attivita’ Aziendale Con Peculiarità Ovviamente Diverse.

business plan a cosa serve: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona e a cosa serve il business plan

a cosa serve il business plan

Il business plan deve rappresentare la fotografia di noi stessi, in quanto titolari, dell’azienda, dei soci, degli operai, degli impiegati, di tutte le risorse umane che si impegnano a vincere la sfida, ossia a realizzare quanto prefissato e, dei beni prodotti e servizi offerti.

Deve fornire informazioni circa i clienti acquisiti e quelli che si intendono fidelizzare, definendo gli obiettivi e le strategie da perseguire per conquistare altri mercati.

Inoltre, il business plan deve essere capace di  fornire una sorta di visura storica, al fine di rendere tracciabile il passato dell’azienda, ossia di sapere quali operazioni hanno interessato l’azienda sin dalla sua nascita, esempio se vi sono stati  incrementi di produttività e aumenti di fatturato che hanno determinato una crescente domanda da parte di clienti di un determinato prodotto, se vi sono stati investimenti significativi in nuovi macchinari, impianti industriali o fabbricati, e se per far fronte alla richiesta è stato  assunto nuovo personale con contratti a tempo indeterminato.

Queste informazioni sono utili in quanto forniscono idee precise sulla solvibilità economico-finanziaria dell’azienda, ossia ci dicono, chiaramente, che l’azienda ha sempre adempiuto ai suoi obblighi e non versa in uno stato di difficoltà aziendale, dunque potrà onorare gli impegni assunti nei confronti degli istituti bancari per ottenere finanziamento e credito, nei confronti di investitori esterni o esteri, o enti pubblici, quali regioni, province, al fine di ottenere contributi e agevolazioni fiscali .

Il business plan è uno strumento, utile e previsionale, con il quale  l’imprenditore può controllare se le linee direttive stabilite sono adeguate al perseguimento dei risultati nel medio-lungo termine al fine di orientare le decisioni all’interno dell’azienda stessa .

Quali risorse inserire nel business plan

È necessario presentare un progetto di business plannel quale sono elencati i costi, per fattori produttivi, da impiegare nella produzione  e definire quali di questi fattori produttivi  sono già nelle disponibilità materiali dell’azienda, in termini di lavoro, capitale e know-how e quale occorre acquisire.

Occorre annotare nel business plan gli investimenti di spesa che si intendono sostenere per realizzare: opere murarie, per le quali devono essere riportate le caratteristiche costruttive dimensionali, allegando i computi metrici e individuando gli estremi che consentono l’identificazione di ciascuna opera nella planimetria generale.

Quali costi sostenere per acquistare il suolo sul quale stabilire  la propria azienda.

L’ammontare di spesa da investire per acquistare o affittare un fabbricato nel quale avviene di fatto la produzione e si esplica l’attività economica, il numero di impianti, attrezzature, macchinari e software che si presume di impiegare nell’attività .

Infine il personale occorrente nella fase di inizio attività ,  alla soddisfazione  dell’investimento,  fino all’esercizio successivo a quello di ultimazione del programma di spesa.

Inoltre devono essere ripartite, le risorse finanziarie di cui abbiamo bisogno per il nostro investimento e  di quelle che già abbiamo in nostro possesso, in fonti interne e fonti esterne. Le prime sono rappresentate dall’apporto di capitale proprio e afferiscono al capitale sociale, agli utili e ai prestiti dei soci.

Le seconde, fonti esterne, si riferiscono alle risorse finanziarie acquisite presso terzi, il capitale di debito, quali, finanziamento commerciale; debiti verso banche e istituti finanziari;  fondi pubblici ed agevolazioni finanziarie e/o fiscali.

Cosa serve per realizzare un business plan efficace

Ovviamente dovrà riportare in copertina il nome, l’indirizzo e la ragione sociale dell’azienda, oltre ai dati personali dell’imprenditore.

Il secondo elemento dovrà riguardare la descrizione del progetto, ovvero l’idea di quello che si vuole realizzare, con una descrizione dettagliata dei prodotti o dei servizi che l’azienda è destinata a fornire.Un’analisi dei materiali necessari, delle fasi di lavorazione e dei costi potranno fornire una facile individuazione dei punti di forza e di quelli critici.

business plan – finanziamento: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il finanziamento business plan

la parte finanziaria del Business plan

illustrare costi, potenziali ricavi e finanziamenti necessari, indicando come e dove si reperiranno.

In questo articolo vedremo alcune considerazioni su come strutturare il lancio di un impresa con un piano strategico e il Business plan

La redazione di un piano strategico o Business plan per i propri affari, o per la brillante idea imprenditoriale che potrà cambiare radicalmente la nostra vita, non può essere affidata a sedicenti espertoni o inesperti improvvisati.

Al contrario è di vitale importanza per la riuscita di ogni azione mirata all’ottenimento di un potenziale successo, circondarsi non solo dei pareri ma dell’esperienza che solo un professionista navigato del settore può garantire.

Valutazioni finanziare dell’imprenditore attraverso il business plan

Occorre redigere  il business plan quale elemento caratterizzante ai fini della valutazione circa la fattibilità economico-finanziaria di un’iniziativa di investimento, sia che essa rappresenti l’inizio di una nuova attività, in fase di startup, sia che costituisca ampliamento della stessa.

L’imprenditore dovrà valutare se la sua idea possa essere attrattiva,  prendendo come punto di riferimento un mercato preciso in cui vuole operare, a tal fine deve condurre delle indagini, fare degli studi, fare ricerca.

Deve capire come potrebbe essere percepito il prodotto, che intende immettere su un nuovo mercato, o un nuovo servizio che  voglia offrire ai clienti, suoi potenziali acquirenti e, se lo stesso è capace di soddisfare i bisogni di tutti i consumatori o di alcuni, mediante una procedura specifica definita segmentazione della domanda.

Successivamente dovrà stabilire le modalità di produzione del bene o servizio. Occorre quantificare la domanda corrente e prevederne, in base a stime, la sua evoluzione , la sua crescita futura.

Deve stabilire il prezzo al quale offrire  il bene tenendo in considerazione la concorrenza e il lato dell’offerta , gli eventuali concorrenti già presenti  nel  mercato selezionato, se producono lo stesso bene o offrono lo stesso servizio e a quale prezzo, e  i potenziali concorrenti futuri.

Deve infine  presentare il suo progetto  a finanziatori esterni, istituti di credito, amministrazioni sovranazionali, nazionali e locali che dovranno esprimersi sull’efficacia del progetto per concedere finanziamenti o contributi.

Piano economico-finanziario strategico

Al fine di elaborare un piano economico-finanziario strategico occorre definire il nostro fabbisogno finanziario corrente, composto da capitale circolante , ossia da disponibilità liquide, crediti v/clienti e tutto ciò che è liquidità per far fronte nel breve termine a esigenze immediate, finanziato  con  passività a breve, diversamente dal fabbisogno consolidato costituito da tutto ciò che deve essere impiegato nel ciclo produttivo per più anni, ossia l’attivo immobilizzato,  quali impianti macchinari, attrezzature, veicoli.

Affinché il piano sia ottimale e in perfetto equilibrio è necessario che le disponibilità liquide utilizzate per costruire la struttura aziendale siano superiori alle spese sostenute in fattori produttivi pluriennali. Pertanto è necessario che si realizza la seguente ipotesi: attività correnti > attività immobilizzate;

Allo stesso modo è considerato piano strategico se il capitale proprio, detto anche patrimonio netto , dato dalla differenza tra le attività e le passività e di tutte le risorse interne che l’azienda dispone per potersi autofinanziare, ricorrendo a mezzi propri, è superiore  alle passività consolidate e alle passività correnti.

L’equilibrio finanziario è determinato anche dal capitale circolante netto positivo, rappresentato dalle attività correnti e le passività  correnti, infatti se dagli elementi che compongono l’attivo corrente, quali crediti verso clienti, magazzino prodotti finiti, in lavorazione e materie prime, anticipi a fornitori e dagli elementi che compongono il passivo corrente, quali, debiti verso fornitori, debiti verso dipendenti, debiti tributari, emerge una differenza positiva, l’azienda dimostra di essere in equilibrio e di riuscire a far fronte agli impegni senza utilizzare le fonti di finanziamento interno, cosicché da destinare le risorse liquide ad altre attività.

Pertanto le attività correnti sono costituite da crediti che si prevede di incassare nel breve periodo e le altre attività per le quali si prevede il realizzo nel breve termine (entro 12 mesi). Le passività correnti sono quelle per  cui si prevede l’estinzione nel nello stesso lasso di tempo.

Se il capitale circolante netto è negativo significa che il finanziamento di attività immobilizzate , esempio l’acquisto dei fattori produttivi, quali macchinari, veicoli, impianti, ect sta avvenendo con fonti a breve termine, dunque stiamo svuotando  la nostra cassa.

In questo caso il capitale circolante netto assume valore negativo e si verifica uno squilibrio finanziario.

L’impresa non è in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento.

Quindi sarà necessario procedere ad incrementare le attività correnti e a ridurre le passività correnti.

Allo stesso modo, l’acquisto di impianti, di macchinari, di veicoli e di altri fattori produttivi destinati ad un uso pluriennale all’interno dell’azienda, dovrebbe essere effettuato con capitale di debito di lungo periodo o con capitale proprio.

Dopo aver analizzato tutti gli adempimenti, avrai sicuramente capito che i modelli di business plan sono tanti e si differenziano da caso a caso, ora per  consentirci  di consigliarti al meglio sulla strategia, da usare e mettere in pratica, per la tua attività, sia essa una nuova che una già esistente, devi mettere in pratica un buon marketing che ti consente di posizionare il tuo prodotto, di stabilire la politica di prezzi da seguire, di scegliere i canali distributivi e costruire la tua rete di vendita, nonché di adottare una politica finanziaria e commerciale  al fine di conseguire un vantaggio competitivo consolidato.

Inoltre il piano economico-finanziario strategico è un elemento chiave per acquisire credibilità e convincere la banca o altri istituti a favorirti una linea di credito privilegiata pertanto è necessario sfruttare al massimo le sue potenzialità rendendolo appetibile agli occhi dei finanziatori .

Possiamo aiutarti ad elaborarlo, iniziando ad analizzare tutti gli aspetti, partendo proprio dalla tua attività, dalla tua azienda o dalla tua idea progettuale.

Hai acnora dubbi su come rendere appetibile il Business plan per il finanziamento bancario? scrivilo nei commenti

Il business plan esempio è quel documento che racchiude tutte le aree di attività dell’azienda. In pratica si tratta di una specie di carta d’identità dell’impresa, che contiene gli obiettivi che si vogliono raggiungere e le Strategia di Marketing che si intendono adottare.

Piano finanziario nella strategia di business plan marketing

Il business plan esempio dovrà poi contenere un piano di finanziamento, con la previsione dei costi di gestione e l’individuazione delle fonti di finanziamento iniziali, se necessarie, e dell’eventuale prospetto di rimborso.

Un altro fattore molto importante all’interno di un business plan esempio è costituito dai risultati di una precedente indagine di mercato. Una volta individuato il target di pubblico e la presenza di concorrenza nel settore, l’imprenditore potrà definire il miglior sistema di distribuzione del proprio prodotto e la reale fattibilità del progetto.

Una volta effettuata l’indagine di mercato ed aver compreso quali siano le reali possibilità di riuscita del progetto, l’imprenditore potrà dipingere il profilo del suo consumatore ideale.

come fare un business plan: La strategia del business

All’interno del business plan strategico, oltre che i dettagli sul prodotto, dev’esserci anche una strategia commerciale di vendita e pubblicizzazione, ovvero quello che viene identificato dalla parola marketing.

Il marketing è quel complesso di azioni che segue la produzione e la commercializzazione del prodotto e si occupa di diffusione pubblicitaria del prodotto stesso.

Il miglior prodotto del mondo, insomma, non viene acquistato da nessuno se nessuno sa che quel prodotto esiste.

Le strategie di come fare un business plan marketing sono diverse e complesse, ma tutte mirano alla fidelizzazione.

Una volta che un cliente è stato portato ad acquistare quel prodotto, lo scopo dell’azienda è renderlo un cliente abituale, che acquista sempre quel tipo di prodotto e non si rivolge a competitor.

Nell’ambito del piano di marketing, questo si traduce normalmente in facilitazioni esplicite per i clienti affezionati, che possono spesso godere di sconti o promozioni personalizzate.

Come trovare i finanziamenti con un Business plan

Servono capitali per investire nell’avvio e anche nella crescita, nella produzione e nel marketing. Ci vuole uno studio sui potenziali guadagni e sulle strade da seguire per trovare sostegno economico.

Ogni progetto che si rispetti non può non possedere un adeguato Business Plan.

In cosa consiste questo termine? Si tratta di un documento che riporta tutte le caratteristiche progettuali imprenditoriali indispensabili quando si vuole ottenere un finanziamento.

Si può capire, quindi, l’estrema importanza che riveste questa preparazione allo sviluppo di una qualsiasi attività che richieda un investimento di capitale.

Piano economico di fattibilità del Business Plan

chiedendo un finanziamento è necessario anche presentare una lista approssimativa delle spese (quindi dell’ammontare del finanziamento) nonché un piano di rientro e di ammortizzazione delle spese stesse. Qualsiasi banca o società finanziaria richiederà una dettagliata documentazione.

Investimenti, bilancio e la parte economico-finanziaria nel business plan

Per quanto concerne la parte economico-finanziaria, questa è inerente agli investimenti e al bilancio societario.

Per semplificare possiamo dire che in questa parte va tradotto numericamente tutto ciò che è stato esposto nella parte descrittiva.

Ampio spazio perciò a prospetti, anch’essi intuitivi e di facile lettura, che guidino il lettore per mano fino alla fine. Attenzione però: il business plan è uno strumento di grande efficacia, ma è bene che i dati numerici siano veritieri in un determinato momento storico e che rispecchino fedelmente quanto è riportato nella prima parte del documento.

Solo così l’azienda avrà a disposizione un ottimo biglietto da visita e sarà capace di attrarre investitori. Due in questo caso i punti da tenere bene a mente e da esporre: i finanziamenti e gli schemi economico-finanziari.

Il primo punto riguarda le risorse che l’impresa ha intenzione di attivare per una crescita costanze della stessa oppure per riorganizzarla. Sono, insomma, le fonti di copertura. Il secondo punto comprende proiezioni sui risultati del periodo di riferimento, la valutazione della redditività ed eventualmente il fabbisogno di capitale.

Gli imprenditori di un’azienda devono rendersi conto dell’andamento del mercato attraverso l’analisi di mercato approfondita. Per questo motivo, prima di qualsiasi investimento o promozione del prodotto è bene effettuare un’analisi del mercato.

Pianificare nel Business plan la chiarezza sugli investimenti

Si passa così alla parte economico-finanziaria, più schematica, contenenti i numeri dell’azienda e con prospetti per puntare ancora sulla chiarezza.

Si parte con la situazione attuale e si procede con le previsioni nel breve e lungo periodo, per poi passare alle fonti di copertura.

Queste ultime sono importanti per capire dove ha intenzione di andare l’azienda e quanto lontano: a quali investimenti si sta pensando? E come si ha in mente di portarli a termine?

Questa parte del pianificare nel Business plan si chiude solitamente con i flussi di cassa e con altri due documenti: lo stato patrimoniale ed il conto economico.

Quando si decide di avviare una propria impresa, ci si deve occupare della pianificazione, di fare un programma delle azioni da intraprendere, insieme a un preciso studio del mercato e del territorio su cui insiste.

Business plan come strumento di pianificazione finanziaria

Il Business plan non è importante solo per ottenere un finanziamento ma è un documento che dovrebbe guidare l’azienda nelle proprie attività quasi quotidiane.

Attraverso un costante confronto con questo documento, i manager possono controllare se l’azienda sta procedendo rispettando la strategia e gli obiettivi che si era prefissata.

Si potranno così pianificare meglio le priorità, e seguirle in un ordine più definito, controllando date e scadenze.

Da non sottovalutare anche l’eventuale confronto dei dati finanziari con quelli stabiliti nel piano che consentiranno di prendere tutte le misure necessarie affinché non ci discosti troppo da esse.

Insomma il Business plan può fungere da promemoria dei punti più importanti che l’azienda deve seguire per mantenersi coerente con le strategie intraprese.

La redazione del business plan è fondamentale per qualsiasi startup, serve in primis al a chi lo redige e poi a eventuali finanziatori e partners utili allo sviluppo dell’idea imprenditoriale.

Per avere successo si devono curare la forma e i contenuti ed è per questo che si deve seguire uno schema preciso.

Per agevolare i futuri imprenditori c’è un sistema ben strutturato di creare un Business plan in 7 passaggi

Si tratta di una scaletta da riportare nel documento, mettendo i contenuti a ogni voce indicata nel modello.

Si tratta dei punti essenziali per spiegare la propria proposta e per avere una chiara via da seguire per compiere ogni passaggio necessario alla creazione dell’impresa e al raggiungimento del successo.

business plan progetto: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il progetto di business plan

Politiche sociali e partnership nel progetto di business plan

I lavoratori vanno resi partecipi degli obiettivi da raggiungere, perché vengano responsabilizzati maggiormente e si possa attuare il lavoro di squadra. Al tempo stesso si deve pianificare la collaborazione con professionisti e aziende che possano aiutare lo sviluppo dell’idea e fornire il necessario supporto tecnico.

progetto di Business Plan Operativo

vengono descritti con chiarezza i tempi, i modi e i luoghi dell’impresa. Si tratta del fulcro del Business Plan: spieghiamo in pratica cosa vogliamo fare, dove vogliamo localizzarci e quanto tempo occorre. Alcune voci possono sovrapporsi con altri paragrafi ovviamente.

Impatto del Business Plan

sezione, questa, estremamente sensibile. Non trascurate mai l’impatto sull’ambiente, oggigiorno bisogna fare i conti spesso con questa voce soprattutto se i progetti interessano zone ampie di campagna o vicine a centri abitati.

Queste sono alcune delle caratteristiche di un Business Plan e possiamo osservare come sia estremamente articolato. Ecco perché, a meno che non siate esperti del settore, è sempre meglio, lo ripetiamo, rivolgersi a un buon professionista. Il successo dell’obbiettivo finale (finanziamento) è strettamente connesso ad una precisa e convincente compilazione di questo documento.

Il business plan o documento di pianificazione di un’azienda è strutturato essenzialmente in due macro aree: l’area descrittiva e l’area economico-finanziaria.

Il piano fotografa la realtà dell’impresa e la imprime sia nel contesto ambientale sia nel momento storico e, allo stesso tempo, la proietta nel breve e nel lungo periodo attraverso analisi di fattibilità dal punto di vista economico-finanziario.

Il progetto spiegato semplice attraverso il business plan

Per pianificare nel Business plan, ovvero il documento che sintetizza un progetto imprenditoriale bisogna introdurre in modo vincente l’impresa e suddividere chiaramente le parti che compongono il documento (parte descrittiva e parte economico-finanziaria) permette di porre le basi per futuri investimenti e per delineare cosa fa la società, per chi e con quali obiettivi.

L’arte di saper pianificare nel Business plan sta proprio nel fatto che il documento potrà essere visionato dai clienti, dai probabili futuri imprenditori e dagli enti con cui l’azienda viene a contatto per la partecipazione a bandi e a gare d’appalto.

Per questo è fondamentale avere sempre a disposizione un business plan aggiornato e ben strutturato e per gli stessi motivi esso dovrebbe essere elaborato da un commercialista fidato con competenze sia descrittive sia analitiche.

Rischio business plan : in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il Rischio business plan

Rischio e guadagno Business Plan

si tratta di un altro punto fondamentale da non estromettere mai. Chiunque si esponga con un investimento deve essere chiaramente avvertito sia del presunto guadagno che dell’entità del rischio.

Definizione degli obiettivi business plan

Si definiscono gli obiettivi, chiarendo con precisione dove si vuole arrivare, cosa si vuole fare e chi si desidera raggiungere.

Si pensa alle eventuali partnership, si stabiliscono dei tempi e si fanno i conti con le spese, i potenziali guadagni e i finanziamenti ottenibili da investitori, sovvenzioni e prestiti.

Insomma, il business plan diventa la concretezza del sogno. Grazie al documento si mette nero su bianco che cosa si andrà a fare e il perché.

Dividere la scrittura del business plan in Due Macro Aree

La Prima, Descrittiva (O Qualitativa) La Seconda, Economico-Finanziaria (O Quantitativa).

Si Presentano Sommariamente L’impresa E La Finalità Che Si Intende Realizzare Tramite L’esercizio Della Stessa.Per La Parte Descrittiva Si Inizia Con Un Executive Summary, Una Specie Di Riassunto Di Tutto Il Documento.

Viene Fatta Una Panoramica Sintetica (Ma Allo Stesso Tempo Dai Toni Accattivanti) Di Tutto Ciò Che Riguarda L’azienda Nel Momento Presente E Su Un Piano Prospettico Di Media – Lunga Durata (Circa 3-5 Anni).

Gestione e organizzazione aziendale nel Business plan

Bisogna spiegare chi comporrà l’amministrazione e la direzione dell’impresa, quali saranno i vari ruoli e come si intende operare.

Business plan con un modello di marketing e finanziario

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Guida completa al Business Plan: definizione, struttura e importanza

Il Business Plan è uno strumento cruciale per qualsiasi imprenditore che desidera pianificare, sviluppare e far crescere la propria azienda. Infatti, anche se è particolarmente utile per le nuove imprese o attività, ogni azienda dovrebbe avere un business plan.

Questo documento, non solo fornisce una roadmap per il futuro del business , ma è anche essenziale per attirare finanziatori, banche, investitori e altri stakeholder.  

In questo articolo, esploreremo il mondo del Business Plan, dalla sua definizione alle diverse parti che lo compongono, con un'attenzione particolare alle funzioni interne ed esterne che può ricoprire.

Che cos’è un Business Plan

Il Business Plan è un documento completo che descrive il progetto imprenditoriale di un'azienda e ne prevede i risultati finanziari nel medio-lungo termine. Questo strumento di pianificazione è fondamentale per stabilire gli obiettivi e le strategie imprenditoriali e per valutarne la fattibilità economica . 

In breve, il Business Plan è come una mappa dettagliata che aiuta l'imprenditore a navigare nel complesso mondo degli affari. 

Funzioni del Business Plan

Il Business Plan svolge due funzioni principali: 

  • Funzione interna

Questa funzione è rivolta all'imprenditore stesso. Il Business Plan serve come guida e percorso da seguire nel corso dello sviluppo dell'azienda. Aiuta a definire chiaramente gli obiettivi e le strategie da perseguire, consentendo una gestione più consapevole e mirata. 

  • Funzione esterna

Questa funzione è rivolta a finanziatori esterni, come banche, investitori e altri stakeholder. Per loro, il Business Plan rappresenta uno strumento per valutare la gestione operativa e gli obiettivi a medio-lungo termine dell'azienda. Un Business Plan ben strutturato e convincente può influenzare positivamente le decisioni di investimento. 

Come è strutturato un Business Plan

Un Business Plan è composto da diverse sezioni e la sua struttura può variare in base alla natura dell'impresa e agli obiettivi del documento. La chiave per una struttura efficace è comprendere chi sarà il destinatario finale del Business Plan e adattare il contenuto di conseguenza. 

In generale, un Business Plan si suddivide in due parti principali: 

  • Una parte qualitativa o descrittiva del progetto di impresa, nella quale vengono spiegati il progetto, il mercato di riferimento, le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi del piano e le strategie che saranno implementate;
  • Una parte quantitativa o numerica , che identifica le proiezioni economico patrimoniali e finanziarie prese in esame nella parte descrittiva.

Parte Descrittiva del Business Plan

  • Executive Summary

Questa è la prima sezione del Business Plan ed è spesso l'ultima ad essere completata. L'Executive Summary fornisce un breve riassunto di tutti gli elementi chiave che verranno approfonditi nelle sezioni successive. 

  • Descrizione dell'azienda o dell'idea di business  

Qui viene presentata in dettaglio l'azienda o l'idea imprenditoriale, insieme ai prodotti o servizi che saranno offerti. Questa sezione dovrebbe catturare l'essenza dell'azienda e la sua proposta unica. 

  • Analisi del mercato

Questa parte comprende analisi approfondite del mercato di riferimento, della domanda, dei concorrenti esistenti e delle loro performance. È cruciale comprendere il contesto in cui l'azienda opererà. 

  • Piano Marketing

Qui vengono delineate le strategie di marketing, comprese le politiche di prezzo e le tattiche di vendita. Una solida strategia di marketing è fondamentale per attirare clienti e crescere. 

  • Piano Operativo

Questa sezione descrive i processi di gestione dell'azienda, dall'approvvigionamento dei prodotti alla vendita e alla rendicontazione. Mostra come l'azienda tradurrà la strategia in azione e come raggiungerà i propri obiettivi. 

Parte Numerica del Business Plan

  • Descrizione del progetto

Questa parte inizia con una descrizione quantitativa del progetto imprenditoriale, compreso il fabbisogno finanziario e le fonti di finanziamento.  

  • Previsione dei ricavi e dei costi di gestione

Qui vengono stimate le entrate previste per ogni anno del piano, insieme ai costi operativi. Queste previsioni sono cruciali per valutare la redditività del progetto.  

  • Piano finanziario

Infine, questa sezione presenta le previsioni economico-patrimoniali e finanziarie del progetto, tramite una proiezione dei documenti di bilancio, come lo Stato Patrimoniale , il Conto Economico e il Rendiconto dei Flussi di Cassa . Questi documenti offrono una visione chiara della salute finanziaria dell'azienda nel tempo. 

Il tuo Partner per la Redazione del Business Plan

Un Business Plan può svolgere un ruolo cruciale nell'attrarre investitori e finanziamenti, guidare l'azienda verso obiettivi chiari e fornire una base solida per il suo sviluppo futuro. 

È importante precisare che si tratta di un documento dinamico, che dovrebbe essere regolarmente aggiornato per rispecchiare le nuove sfide e opportunità che l'azienda può incontrare nel suo percorso. 

Se cerchi assistenza esperta nella creazione del tuo Business Plan, non cercare oltre. Renovarum Consulting realizza servizi di consulenza specializzata per startup e aziende in cerca di una guida professionale nella redazione del Business Plan . 

Grazie ad anni di esperienza nell'aiutare imprese a definire le loro strategie e attrarre finanziamenti, il nostro team può offrirti una vasta gamma di servizi di consulenza , tra cui:

  • l'analisi di mercato, 
  • la stima dei ricavi, 
  • la pianificazione finanziaria, 
  • l’analisi degli scenari alternativi,
  • e molto altro ancora. 

Per saperne di più sul nostro servizio di redazione del Business Plan   e su come possiamo aiutare la tua azienda a crescere, visita i l nostro sito o contattaci .

Siamo qui per te, pronti a trasformare la tua visione imprenditoriale in realtà.

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Come redigere un business plan: la guida definitiva

Se stai pensando di avviare una startup hai due opzioni ben distinte davanti a te: puoi lanciarti a capofitto in questa nuova avventura, contando di imparare a capire come muoverti senza commettere passi falsi strada facendo, oppure puoi prenderti del tempo e redigere un business plan completo e dettagliato, dove definire i tuoi obiettivi e il modo preciso in cui raggiungerli.

La risposta non è affatto così scontata come può sembrarti a una prima lettura: diversi startupper, infatti, preferiscono lasciarsi guidare dal loro istinto e andare “all in” sulla loro intuizione iniziale, fiduciosi che la loro idea di business si rivelerà vincente in ogni caso e nonostante tutto. Non commettere il loro stesso errore.

L’entusiasmo è molto importante quando si tratta di iniziare una nuova attività imprenditoriale , ma per massimizzare le possibilità di successo è fondamentale anche mantenere la giusta razionalità. In altre parole, è fondamentale sapere come fare un business plan . Anche i sogni, del resto, vanno costruiti minuziosamente, passo dopo passo. E fai ben attenzione: come disse l’imprenditore indiano Dhirubhai Ambani , fondatore dell’azienda Reliance (tra le più importanti del paese asiatico e del mondo),

“se non costruisci il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per aiutarlo a costruire il suo”.

Prima di soffermarci sui migliori consigli per compilare un business plan efficace, è necessario conoscere meglio questo strumento: come già sottolineato, puoi immaginarti il business plan della tua startup come una sorta di mappa in grado di guidarti verso il successo. Questo documento strategico, però, è anche uno strumento prezioso per ottenere prestiti e trovare investitori , aspetto decisivo per la crescita e lo sviluppo della tua startup.

Riassumere in queste poche righe cos’è il business plan e a cosa serve, però, non basta e, per citare la metafora già utilizzata, rischia di portarti fuori strada; è necessaria, perciò, un’analisi più approfondita, utile a cogliere ogni minimo (ma fondamentale) dettaglio di questo articolato documento.

Cos’è il business plan e a cosa serve

Il business plan, anche noto in Italia come piano aziendale o piano di business , è un documento strategico che, al suo interno, include le informazioni di carattere generale sul progetto di business e gli obiettivi operativi e finanziari dell’impresa, oltre alle analisi di mercato e le previsioni e proiezioni economiche utili a definire in che modo è possibile raggiungerli e in quanto tempo.

Sono tanti i motivi per cui dovresti prestare particolare cura alla creazione del tuo Business Plan. Si tratta di uno strumento molto prezioso perché, innanzitutto, ti permette di dare corpo alla tua visione imprenditoriale . Non sottovalutare questo aspetto: mettendo nero su bianco le tue aspirazioni, ti risulterà più facile individuare i punti critici del tuo piano aziendale (non ti sorprenderà sapere che il piano perfetto non esiste).

Avere un documento dove sono spiegate nel dettaglio la tua visione imprenditoriale e la pianificazione per farla funzionare al meglio ti dà anche la possibilità di condividere il testo con altre persone, siano esse amici o professionisti del settore, e avere feedback preziosi su incongruenze, lacune e problemi in generale. Non solo: condividere il Business Plan con il team interno all’azienda è altrettanto importante, perché ti permette di motivare e stimolare la squadra a raggiungere gli obiettivi d’impresa in modo più efficace.

Essendo incentrato su dati numerici precisi e budget dettagliati, il business plan ti consente anche di conoscere meglio il tuo mercato di riferimento e valutare con più cognizione di causa i margini di fattibilità della tua impresa. Anche questo aspetto va tenuto bene in mente: molti startupper hanno una visione del settore in cui si accingono a fare il loro ingresso basata su idee preconcette e supposizioni, che solo un adeguato lavoro di ricerca può verificare, confermandole o, al contrario, smentendole.

Il business plan mette in fila le principali decisioni da adottare e tradurre in pratica con azioni concrete per raggiungere il successo. Tutto ciò, oltre a indicarti la strada da seguire per evitare errori e passi falsi (o meglio, per riuscire a rispondere eventualmente in modo tempestivo ed efficace qualora essi si presentino), ti permette anche di gestire al meglio tempo ed energie e di capire di quali risorse hai bisogno, oltre a come sfruttarle nel migliore dei modi.

In ultima analisi, come già evidenziato, grazie a un business plan stilato in maniera corretta e completa hai la possibilità di comunicare in modo più efficace la tua visione e attirare in questo modo investitori e finanziatori , che proprio consultando il tuo piano aziendale possono avere le idee più chiare sulle opportunità (e sui rischi) della tua idea di business. Ricorda: per quanto tu possa essere persuasivo, informazioni specifiche e dati precisi sono più efficaci di qualsiasi discorso.

I requisiti di un buon business plan

Affinché il business plan della tua startup si riveli davvero efficace, devi avere cura che il documento strategico sia quanto più chiaro e leggibile e quanto più completo e dettagliato possibile.

Fai attenzione: ciò non significa che deve essere necessariamente lunghissimo. Potremmo dirti che la lunghezza media di un Business Plan oscilla tra le 50 pagine e le 100 pagine (analisi di mercato inclusa), ma non devi dimenticare che si tratta di un riferimento puramente indicativo, sia perché la lunghezza di questo testo dipende inevitabilmente dal modello di business e dalla tipologia e dimensione dell’azienda sia perché, più della lunghezza, a fare davvero la differenza è in realtà il contenuto del tuo Business Plan.

Preoccupati, quindi, di dedicare il giusto tempo alle ricerche di mercato e all’analisi della tua impresa e arricchisci la tua proposta con statistiche rilevanti e proiezioni accurate, ma soprattutto sforzati di rendere ciò che vuoi comunicare il più interessante possibile (pur mantenendo uno stile di scrittura professionale ).

Un passaggio fondamentale, in tal senso, si rivela essere, oltre all’indice, la sezione denominata “Executive Summary” (altrimenti nota come “Sintesi esecutiva”). Avrai modo di conoscerla nel dettaglio tra poco: ora ti basti sapere che, spesso, è l’unica sezione del Business Plan che gli investitori leggono realmente e, quindi, devi concentrare al suo interno le informazioni più importanti e metterle nero su bianco nel modo più avvincente possibile. Come accennato, prima di capire nel dettaglio cos’è l’Executive Summary e quali dati e informazioni deve necessariamente contenere al suo interno, è utile analizzare un’altra sezione fondamentale del Business Plan: l’indice.

requisiti minimi di un business plan

requisiti minimi di un business plan

Qualsiasi libro che ti sarà capitato di leggere avrà avuto con ogni probabilità al suo interno un “ indice ”, strumento utile a offrire al lettore una panoramica generale di ciò che contiene il libro e a dargli la possibilità di esplorare, così, velocemente gli argomenti trattati. Anche nel caso di un Business Plan, l’indice ha la grande utilità di sintetizzare la struttura del testo, presentando in poche righe tutte le sezioni e indicando, per ciascuna, il numero della pagina in cui è possibile trovarla. La prima e più importante sezione, come detto, è quella denominata “Executive Summary”.

Executive Summary

Come l’indice, anche l’ Executive Summary , o Sintesi esecutiva, ha lo scopo di riassumere in breve i punti salienti del Business Plan. Un consiglio molto utile è quello di occuparti della compilazione di queste due sezioni alla fine, cioè una volta che avrai completato il resto del documento, così da poter avere le idee più chiare su ciò che è più importante comunicare a chi sarà chiamato a leggere il piano aziendale.

Pur ribadendo la validità di quanto detto in precedenza per quanto riguarda le indicazioni sulla lunghezza del Business Plan (cioè che ogni indicazione è puramente teorica e legata al tipo specifico di azienda e alle sue precise esigenze), può esserti utile sapere che l’Executive Summary può tradursi anche in poche pagine di testo, in cui devi riassumere il motivo per cui hai deciso di scrivere il tuo piano di business.

Per essere più chiari, la tua Sintesi esecutiva è la sublimazione del pitch deck della tua startup; infatti non possono e non devono mancare l’idea che ti ha spinto ad avviare una nuova attività (cioè il tuo progetto imprenditoriale), il problema che ti proponi di risolvere e il modo in cui prometti di farlo, la tua proposta di valore , il modello di business , il tuo elemento differenziante all’interno del settore di riferimento e il contesto operativo, la strategia e il piano di sviluppo, oltre ad alcune stime prudenziali in grado di chiarire gli obiettivi economici che la tua startup è in grado di raggiungere.

Descrizione del progetto

Detto che nella Sintesi esecutiva devi, come prima cosa, sintetizzare in poche righe il tuo progetto imprenditoriale, è opportuno sottolineare che a esso devi riservare anche una sezione specifica del piano. Al pari dell’Executive Summary, quella relativa alla “ Descrizione del progetto ” è un’altra parte fondamentale della struttura del Business Plan. Non solo: è anche la sezione del piano aziendale alla quale devi destinare più spazio. Sapere cosa scrivere e come scriverlo è, perciò, molto importante.

Il consiglio specifico per questa particolare sezione è quello di iniziare con una breve introduzione, che arrivi dritta al punto. Qual è il punto? La tua idea vincente! Sottolinea i benefici che i consumatori potranno ottenere dal tuo prodotto o servizio e spiega, nel dettaglio, il modo in cui potrai aiutarli a risolvere un loro problema (o a soddisfare un loro desiderio).

È importante, inoltre, che tu sia in grado di spiegare perché la soluzione che proponi sia migliore rispetto a quelle già presenti sul mercato, facendo leva su ciò che rende unico il tuo prodotto o servizio. In questa sezione del Business Plan devi elencare le caratteristiche tecniche di ciò che proponi, descrivere il suo funzionamento e indicarne il prezzo.

Tieni bene a mente che, per fare ciò, non hai a disposizione solo lo strumento testuale: per descrivere il tuo progetto, infatti, puoi servirti anche di grafici, schemi, immagini e risorse multimediali in grado di rendere ancora più chiara, incisiva e coinvolgente la tua narrazione.

Presentazione dell’azienda

Un progetto, per quanto esso sia potenzialmente vincente, non si rivelerà tale se non adeguatamente supportato da una solida struttura alle sue spalle. Per questo motivo, nel tuo Business Plan, non può mancare la sezione dedicata alla presentazione della startup .

Ma cosa significa, in concreto, presentare un’azienda? Una presentazione completa ed esauriente include il racconto della storia di come è nata e dei suoi protagonisti (chi sono e i loro ruoli ma anche, se particolarmente rilevanti, le loro esperienze professionali e le certificazioni ottenute), le indicazioni sulla sede e la strumentazione tecnologica a disposizione, la descrizione della sua mission, della sua vision e degli obiettivi aziendali a breve, medio e lungo termine, oltre a una previsione sulle tempistiche legate alle fasi di sviluppo dell’impresa.

Come già sottolineato all’inizio di questo nostro approfondimento dedicato a come fare un Business Plan, l’entusiasmo è importante quando si avvia una nuova impresa ma è fondamentale anche mantenere i piedi per terra. Ciò significa anche che devi essere il più possibile obiettivo quando fai e condividi le tue analisi e previsioni: promettere risultati strabilianti che, nella realtà, non avrai alcuna possibilità di raggiungere si traduce in un pericoloso boomerang, in grado di incrinare in maniera decisiva la tua credibilità e la fiducia degli investitori nel tuo progetto imprenditoriale.

Analisi di mercato

C’è un particolare strumento di analisi che, con ogni probabilità, già conoscerai (o, per meglio dire, che dovresti assolutamente già conoscere): è l’ analisi SWOT , cioè quella particolare analisi che permette di identificare i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce di un piano aziendale. Quest’analisi è molto importante, ma è solo una delle tante che ti consentono di conoscere effettivamente il tuo mercato di riferimento (tra le altre analisi è opportuno citare, per esempio, l’ analisi delle Cinque Forze di Porter e l’ analisi Pestel ).

Conoscere adeguatamente il mercato (e le sue nicchie profittevoli) in cui si inserisce il tuo progetto significa situazione attuale in cui esso si trova ma anche su ciò che lo ha portato a trovarsi in quello stato e sulle sue prospettive future, sulle tendenze vecchie e nuove, sulle tecnologie che sono state sviluppate nel corso degli anni e sulle caratteristiche dei prodotti offerti dai competitor (prezzi inclusi), oltre che sulle principali sfide e sui potenziali rischi del settore.

Una particolare attenzione la devi dedicare alla definizione del cliente tipo (o meglio dei clienti tipo) della tua startup, sulla base di precise caratteristiche demografiche e psicografiche. Le domande a cui devi rispondere sono diverse. Tra queste spiccano: quanti anni hanno i tuoi clienti-tipo? Qual è il loro livello di istruzione? Che lavoro hanno e qual è il loro reddito? Quali sono i loro interessi? Cosa può spingerli a comprare i tuoi prodotti o servizi (ai prezzi da te indicati)? Non ti stupirà sapere che, per rispondere a tutte queste domande, è fondamentale che tu sappia costruire le tue Buyer Personas , cioè rappresentazioni immaginarie e generalizzate (ma con caratteristiche ben precise) dei clienti ideali della tua startup.

All’analisi del mercato, dei competitor e dei clienti target deve seguire la definizione della tua strategia di marketing e di comunicazione . Tra i punti da chiarire in tal senso spiccano il marketing mix , le modalità e i canali scelti per promuovere i tuoi prodotti o servizi e, più in generale, il modo in cui hai intenzione di intercettare i tuoi clienti target.

Piano operativo

Alla luce delle analisi precedenti, cosa farà la tua azienda e quando lo farà? A queste domande devi rispondere nella sezione del Business Plan dedicata al tuo piano operativo : se in precedenza ti sei limitato a presentare il team, in questa sezione devi descrivere in maniera più dettagliata la struttura organizzativa societaria e definire, nello specifico, ruoli, competenze e responsabilità. Non solo: devi descrivere in maniera approfondita i processi produttivi e i macchinari e le risorse necessari per portarli a termine con successo, ma anche i tuoi canali di distribuzione e i servizi di assistenza al cliente da te previsti.

Piano finanziario

Come ormai avrai chiaro, la struttura di un Business Plan prevede una parte descrittiva e una parte numerica: nell’ultima sezione del tuo piano di business, cioè quella denominata “ Piano finanziario ”, devi includere il bilancio preventivo della tua startup, avendo cura di indicare in maniera precisa quello che ti aspetti di spendere nel breve periodo (generalmente nell’arco di un anno, ma l’analisi può essere estesa fino a 3 o 5 anni), oltre a una stima del profitto e del flusso di cassa.

Poco fa abbiamo fatto riferimento alla sezione “Piano finanziario” come ultima del Business Plan; c’è, in realtà, un’altra sezione da prendere in considerazione ed è quella destinata agli allegati al testo. In questa parte del piano aziendale puoi eventualmente inserire altri documenti utili a chiarire quanto da te illustrato in precedenza all’interno del Business Plan, come, per esempio, i curricula dei componenti del tuo team aziendale, le schede tecniche dei prodotti o servizi da te offerti e i dati dettagliati delle analisi di mercato da te citate nel Business Plan.

Il Business Plan di B-PlanNow®

Arrivati a questo punto, ti starai probabilmente chiedendo quanto costa fare un Business Plan .

Per rispondere a questa domanda è importante sottolineare ancora una volta che fornire una cifra precisa è difficile, perché la spesa dipende inevitabilmente dalla tipologia della tua startup e dalle sue necessità strategiche. A livello puramente indicativo, però, è possibile affermare che la spesa iniziale prevista per una prima serie di incontri e consulenze sullo sviluppo del Business Plan può oscillare tra i 2000 e i 2500 euro, ma devi considerare che questa cifra può anche raddoppiare o addirittura triplicare nel caso in cui si renda necessario un percorso di mentoring più articolato.

A questo proposito devi sapere che una veloce ricerca sul web ti darà certamente la possibilità di trovare tantissimi esempi di Business Plan “vincenti” e una grande varietà di Business Plan canvas standardizzati che puoi scaricare anche gratuitamente e compilare autonomamente; fai attenzione, però, perché dalla compilazione di questo testo possono dipendere le sorti del tuo progetto imprenditoriale e ciò significa che ogni minimo errore potrebbe decretare la fine dei tuoi sogni di gloria.

Dopo la lettura di questo approfondimento avrai certamente le idee più chiare sulle parti salienti che compongono la struttura di un Business Plan e sulle informazioni che non possono mancare all’interno di questo prezioso documento strategico, ma non devi avere timore di richiedere l’aiuto di un team di esperti in grado di spiegarti ancor più nel dettaglio come scrivere un Business Plan in modo efficace e, soprattutto, di assisterti a livello pratico nella stesura del testo.

Giova ricordarti a questo proposito che B-PlanNow® , oltre a offrire una prima consulenza gratuita, ha messo a punto un servizio unico nel suo genere di Business Plan previsionale a minimo 5 anni, suddiviso in una parte qualitativa (grafico-descrittiva) e in una parte quantitativa (finanziaria, patrimoniale ed economica).

La parte qualitativa del Business Plan di B-PlanNow® include alcuni dettagli già ampiamente citati in questa analisi ma anche approfondimenti specifici aggiuntivi molto utili, come per esempio il glossario del tuo mondo startup e un resoconto sulla tua startup in pillole (si tratta di una sezione che include una panoramica dell’azienda, le sue risorse umane, gli advisors e i contatti). A ciò si aggiunge l’Executive Summary, la presentazione dell’azienda, l’analisi del mercato e il modello di business della tua startup.

La parte quantitativa, invece, prevede i seguenti punti fondamentali:

  • stato patrimoniale previsionale;
  • conto economico previsionale;
  • analisi del cash flow previsionale;
  • analisi per indici di bilancio (attuale e previsionale);
  • analisi dell’evoluzione della posizione finanziaria netta previsionale;
  • rating secondo le metodologie Standard & Poor’s, Altman e Prof. Damodaran;
  • rating di Medio Credito Centrale e bancabilità;
  • analisi finanziaria sulla sostenibilità dell’investimento e sul fabbisogno finanziario;
  • analisi del budget di tesoreria mensile previsionale.

C’è un ulteriore aspetto da considerare nella tua valutazione su come fare un Business Plan e, più precisamente, sui costi che devi sostenere per procedere alla compilazione di questo documento nella maniera più corretta. Devi sapere che hai la possibilità di ricorrere a una nuova forma di pagamento alternativa disponibile in Italia, cioè il cosiddetto Work for Equity : si tratta di una particolare modalità di pagamento disciplinata da una legge a favore di startup innovative , che ti permette di pagare dipendenti e collaboratori, ma anche consulenze esterne, tramite la cessione di quote o azioni della tua società.

Come redigere un business plan: la guida definitiva

Nicola Zanetti

Founder B-PlanNow® | Startup mentor | Startup consulting & marketing strategist | Leading startup to scaleup | Private angel investor | Ecommerce Manager | Professional trainer | Book writer

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Come redigere un business plan: guida operativa

Come redigere un business plan: guida operativa

Se hai intenzione di avviare una start up, se devi sviluppare un progetto imprenditoriale o se hai bisogno di acquisire nuovi finanziamenti per la tua impresa allora ti interesserà sapere come redigere business plan di successo.

Il documento in questione assolve a varie tipologie di funzioni, a seconda dell’obiettivo che persegue. Per essere sicuri di realizzare un elaborato corretto sia strutturalmente che per quanto riguarda i contenuti è importante conoscere le principali regole di redazione.

Nel corso di questo post oltre a spiegarti come fare un business plan ti forniremo una serie di suggerimenti per renderlo perfetto.

Business plan: cos’è

Il primo step per utilizzare al meglio lo strumento è conoscerlo a fondo in ogni sua parte. Prima di spiegarti come si redige un business plan perfetto cerchiamo di capire cos’è e a cosa serve.

Si parte quindi da un’idea imprenditoriale che prende forma attraverso un business plan, ad esempio per descrivere un progetto attraverso l’analisi di tutti gli elementi che lo compongono. Al suo interno vengono definiti gli obiettivi, le strategie e le previsioni finanziarie.

Rappresenta un punto di riferimento per l’azienda, sia per quanto riguarda la pianificazione che per ciò che concerne la gestione. In molti casi viene utilizzato per presentare l’azienda a potenziali finanziatori o investitori.

Permette di effettuare la cosiddetta ‘ analisi di fattibilità ’ e di analizzare i fattori di successo di un progetto.

Sintetizzando è uno strumento versatile, di simulazione, di gestione, di previsione, di presentazione, di analisi.

Il piano di business viene utilizzato sia in fase di avvio di un’attività, per ottenere capitali sotto forma di finanziamenti, e sia per le attività già avviate per le quali sono previsti progetti di sviluppo del business.

Ecco di seguito le parti di un business plan :

  • parte descrittiva
  • parte numerica

La parte descrittiva spiega nel dettaglio il progetto; fornisce analisi relative al mercato, ai competitor, alle risorse da impiegare e agli obiettivi.

Nella stessa parte rientra quindi lo studio della fattibilità del progetto in relazione all’ambiente interno ed esterno.

La parte numerica include tutte le previsioni e le proiezioni economiche relative al progetto; comprende quindi tutti i dati ‘numerici’ che fanno riferimento agli investimenti, ai finanziamenti e alla situazione patrimoniale.

A cosa serve

Anche se dalla precedente  descrizione del business plan  si evincono facilmente gli obiettivi a cui tende lo strumento, in questo paragrafo analizzeremo in maniera più dettagliata i contesti e le situazioni in cui viene utilizzato.

Il documento è utile, o sarebbe meglio dire è essenziale, in tutti quei casi che riguardano l’avvio di un’impresa; ovvero in tutti quei casi in cui si richiede la redazione di un business plan per il lancio di una start up: per delineare il progetto, per fornire una guida gestionale al business e/o per presentare l’azienda a potenziali finanziatori . Il documento è altrettanto fondamentale per le aziende già avviate che intendono sviluppare ulteriormente il proprio business o un nuovo progetto imprenditoriale. In particolare risulta essenziale nei casi in cui l’inpresa si appresta a svolgere operazioni ‘straordinarie’, come ad esempio può essere una fusione o un’acquisizione.

Il business plan viene utilizzato anche nei casi in cui l’azienda, già avviata, ha la necessità di richiedere finanziamenti agli istituti finanziari.

Entriamo maggiormente nello specifico per capire a livello operativo a cosa serve.

Il documento svolge la funzione di guida, nella quale sono elencati i passaggi per lo sviluppo del progetto ; rappresenta pertanto il percorso da seguire per il raggiungimento di obiettivi intermedi, ovvero a medio termine.

Il business plan consente inoltre di avere una panoramica d’insieme dei punti di forza e di quelle che potrebbero essere le criticità (punti da rivedere e per i quali individuare strategie alternative).

A livello finanziario lo strumento fornisce tutte le informazioni necessarie per quantificare il fabbisogno; allo stesso tempo fornisce la base per strutturare le strategie finanziarie rivolte a individuare le fonti e reperire i finanziamenti.

Come già accennato in precedenza è indispensabile per presentarsi ai potenziali finanziatori, e reperire quindi capitali, e per promuovere rapporti con partner, fornitori e distributori.

Per chi è interessato ad approfondire il discorso finanziamenti agevolati e per chi lavora nell’ambito della consulenza e desidera acquisire una specializzazione aggiornata Unicusano ha attivato il master in ‘Finanziamenti agevolati alle imprese e autoimprenditorialità’ . Si tratta di un corso post-laurea di II livello che approfondisce la finanza agevolata, le diverse forme di incentivi e i principi di redazione del business plan.

redazione business plan start up

Credits: bloomua / Depositphotos.com

Come redigere un business plan: manuale operativo

Entriamo nella parte pratica della redazione e cerchiamo di capire come fare un business plan partendo da un modello standard.

Analizzeremo nel corso di questo paragrafo la struttura, ovvero le sezioni da cui è composto .

Il documento è articolato nelle seguenti sezioni:

Executive summary

Descrizione dell’impresa

Descrizione del prodotto o servizio

  • Analisi del mercato

Strategie di marketing

  • Piano operativo

Struttura organizzativa

Piano finanziario

Analizziamo una per una le varie sezioni dell’elenco.

Qualsiasi documento formato da più pagine deve contenere un indice, per consentire al lettore di avere una panoramica generale del contenuto e individuare rapidamente gli argomenti; in altre parole si tratta di un elemento che agevola la consultazione.

Anche nel caso del business plan l’indice altro non è che un elenco delle sezioni che compongono il documento, ognuna delle quali affiancata dal numero della pagina a cui trovarla.

La sezione denominata ‘executive summary’ sintetizza l’idea , ovvero il progetto imprenditoriale.

Dal momento che identifica la prima parte con la quale entra in contatto il lettore è fondamentale redigerla con cura.

Diventa ancora più importante quando si rivolge ad un potenziale finanziatore, per cui bisogna fare attenzione a scriverla in maniera chiara e al contempo accattivante .

Per rendere la sintesi efficace è consigliabile scriverla dopo aver completato il resto del documento. In tal modo si avranno più chiari i vari punti del progetto in generale.

Come si può facilmente intuire dalla denominazione la sezione ‘descrizione dell’impresa’ contiene le informazioni che riguardano l’azienda .

In particolare, nella sezione vengono descritti dettagli come la storia, la forma societaria, la mission, la struttura, la sede, il settore in cui opera, i prodotti che offre, i punti di forza che la contraddistinguono dalla concorrenza, gli obiettivi a cui tende.

Tra le informazioni anche la composizione del team imprenditoriale

La sezione in questione contiene la descrizione dettagliata del prodotto , o del servizio, offerto, specificando quale bisogno del mercato intende soddisfare.

Gli elementi da mettere in evidenza sono le caratteristiche (descritte anche attraverso foto), i casi in cui può essere utilizzato, le modalità di utilizzo, le peculiarità per le quali si distingue dagli altri prodotti presenti sul mercato, gli sviluppi futuri, la presenza di eventuali brevetti.

Analisi di mercato

La sezione è fondamentale per avere un quadro preciso e attendibile del mercato sul quale si inserisce il progetto o l’idea .

Si tratta in pratica di un’analisi dettagliata relativa alle tendenze, alla domanda, al target di clienti (abitudini, preferenze, capacità di acquisto ecc.), ai concorrenti e a tutto ciò che concerne i prezzi e le caratteristiche dei prodotti offerti dai competitor (punti di forza e debolezze).

Elaborare un business plan significa impostare un piano marketing efficace al raggiungimento degli obiettivi di business.

La sezione contiene le strategie individuate per ottenere un buon posizionamento sul mercato , e quindi per fidelizzare i clienti.

In particolare, vengono elencati elementi quali il prezzo di vendita, la tipologia di comunicazione, i canali di distribuzione, la rete di vendita, eventuali accordi di commercializzazione.

La sezione è fondamentale per effettuare previsioni relativamente a vendite e fatturato.

Piano operativo 

La sezione ‘piano operativo’ illustra le modalità di sviluppo del progetto , ad esempio come proodurre un prodotto e quali risorse si intendono utilizzare.

Include inoltre una descrizione di quelli che saranno i servizi di assistenza tecnica destinati alla clientela, la cui soddisfazione è, oggi più che mai, fondamentale per fidelizzarla.

Nell’ambito della struttura organizzativa sono approfondite le informazioni relative al team imprenditoriale, già presentato nella sezione ‘descrizione dell’impresa’ e di tutti i profili coinvolti nel progetto.

Per ogni componente del gruppo vengono fornite informazioni che riguardano i titoli di studio, le esperienze professionali pregresse, il ruolo svolto all’interno dell’azienda e le responsabilità.

La sezione è essenzialmente numerica in quanto contiene le proiezioni economiche relative al progetto .

Le informazioni ‘previsionali  contenute nel piano finanziario riguardano i conti economici, gli stati patrimoniali, i flussi finanziari, gli indici di redditività e liquidità e i rischi connessi.

Nella sezione allegati vengono inseriti tutti i documenti utili a chiarire e approfondire ulteriormente ciò che è stato scritto nel business plan .

Nel dettaglio, contiene i curriculum del team manageriale, i dati realtivi all’analisi di mercato, le eventuali schede tecniche dei prodotti e tutti i documenti atti a fornire informazioni di tipo contabile/economico.

I requisiti

Dopo aver analizzato le fasi di un business plan, ovvero gli step per realizzare le varie sezioni, cerchiamo di capire quali sono i dettagli a cui prestare particolare attenzione. Concludiamo con qualche suggerimento e qualche dritta di carattere generale per rendere perfetto il documento.

Il primo requisito è la leggibilità: il documento deve essere scritto in maniera chiara e comprensibile ; deve risultare snello ma allo stesso tempo completo.

Lo stile della scrittura deve essere professionale e il contenuto testuale deve essere strutturato seguendo un filo logico. Attenzione alla punteggiatura e agli eventuali errori ortografici.

La lunghezza ideale varia a seconda delle situazioni e dei contesti. Ad esempio, per un’azienda sono generalmente sufficienti una ventina di pagine mentre per una Venture Capitalist è richiesto un documento più approfondito, che si aggiri orientativamente intorno alle 50 pagine.

A differenza di quello che si potrebbe pensare da profani, il business plan non è un documento statico; ciò significa che una volta redatto non può in alcun caso essere considerato valido a tempo indeterminato.

Un’azienda, sia essa una start up o una realtà già affermata sul mercato, è soggetta ad una serie di cambiamenti, determinati da svariati fattori quali ad esempio l’introduzione di nuove tecnologie, l’assunzione di nuove risorse umane, l’aumento dei costi delle materie prime ecc.

Il documento, per risultare funzionale alla gestione aziendale, deve essere dinamico e adattarsi alla crescita e alle trasformazioni del business ; deve quindi essere costantemente aggiornato , ovvero adattato ai cambiamenti che possono avvenire all’interno e all’esterno dell’azienda.

Ora sai come scrivere un business plan di successo; non ti resta che iniziare ad impostare il documento seguendo i consigli e le linee guida contenute in questa guida.

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business plan parte descrittiva e numerica

Business plan come redigerlo: la guida passo passo

Business plan come redigerlo: la guida passo passo

Vuoi scoprire come fare un business plan di successo che aiuti la tua idea imprenditoriale a concretizzarsi?

In questo articolo capirai cos è il business plan, come redigerlo e la sua struttura.

Prima di addentrarci nel cuore del discorso voglio fare una piccola premessa che ti sarà senz’altro d’aiuto.

Sappi che realizzare concretamente un’idea imprenditoriale e trasformarla in una start up , non è affatto facile.

Affinché un’azienda prenda vita in maniera solida è necessario innescare un processo preliminare di programmazione, che chiarisca gli obiettivi da raggiungere e gli strumenti e le strategie necessari per farlo.

Questo processo di analisi può essere realizzato appunto creando un business plan, che permette di individuare obiettivi a lungo termine ed i relativi mezzi e strumenti per raggiungerli.

Non dimentichiamo infine che il Business Plan è il documento per richiedere finanziamenti, sia agli investitori privati come i business angel che attraverso la finanza agevolata .

Business Plan come analisi interna 

Alla luce di quanto detto, abbiamo già compreso che il Business Plan è uno strumento importantissimo che permette di analizzare al microscopio un’idea da trasformare in impresa .

La più entusiasmate ed originale idea di business potrebbe apparire profittevole ma, senza un’adeguata analisi e pianificazione, rimarrebbe semplicemente una supposizione.

Ecco perché compilare un Business Plan rende possibile razionalizzare un’idea, evidenziandone criticità e punti di forza.

Un’azienda che aspiri a diventare solida deve necessariamente conoscere nel dettaglio le risorse a propria disposizione (materiali, finanziarie, umane) e l’ambiente circostante.

Solo in questo modo sarà possibile delineare una pianificazione aziendale adeguata o degli aggiustamenti strategici nel piano pluriennale.

Come ottenere finanziamenti e persuadere possibili investitori con un Business Plan

business plan parte descrittiva e numerica

Ora sappiamo quanto sia importante un Business Plan dal punto di vista strategico interno e di valutazione del grado di fattibilità di un’idea imprenditoriale.

Passiamo alla seconda importantissima funzione che questo strumento di pianificazione assolve nei confronti di terzi soggetti esterni all’impresa.

Devi sapere che il Business Plan rappresenta un elemento essenziale che potenziali investitori e finanziatori ( come banche o i business angels , ad esempio ) analizzano attentamente per valutare fattibilità, potenzialità e rischi di un’idea imprenditoriale.

Questo discorso non vale solo per aziende in fase di start up ma si estende anche a realtà imprenditoriali già avviate ad esempio che decidono di fare un nuovo investimento importante.

Se ci pensi bene, il bilancio dell’impresa guarda solo al passato. Al contrario, il Business Plan proietta l’azienda ed i suoi obiettivi nel futuro, permettendo a finanziatori e investitori di valutare l’effettiva capacità dell’impresa di poter creare valore ed onorare i propri impegni.

Cosa andrà essenzialmente a valutare una banca, ad esempio? Prima di tutto valuterà il fabbisogno finanziario evidenziato nel Business Plan, per poi passare all’analisi dei flussi di cassa e stabilendo così l’effettiva capacità dell’impresa di restituire il prestito.

Accanto alla parte puramente finanziaria ed economica, è importante che anche la struttura descrittiva e discorsiva del Business Plan sia accurata ma che rispetti il dono della sintesi.

Questa parte deve necessariamente essere in grado di coinvolgere un soggetto esterno nella mission e nella visione aziendale, persuadendo il potenziale investitore o finanziatore.

Il business plan assume un ruolo decisivo anche qualora tu voglia accedere al canale dell’ equity crowdfunding o dei finanziamenti a fondo perduto.

Come si fa un Business Plan?

Sono davvero tanti gli aspetti di un’idea imprenditoriale che possono essere analizzati e chiariti con un Business Plan. Scopriamoli nel dettaglio:

  • una buona pianificazione a lungo termine permette di individuare gli obiettivi da raggiungere con estrema chiarezza:
  • conoscendo dettagliatamente gli obiettivi da raggiungere è possibile delineare la vision aziendale ;
  • strutturare una valida idea di business presuppone un’approfondita conoscenza del mercato circostante di riferimento. Elementi come l’individuazione dei bisogni di mercato, l’analisi dei competitor diretti e l’individuazione di un eventuale vantaggio competitivo, sono alla base del successo di un’idea di business;
  • individuare la più profittevole allocazione delle risorse. Con il termine risorse intendiamo personale, mezzi finanziari, bene materiali o immateriale e merce o materie prime;
  • conoscere i rischi e criticità potenziali dell’attività è fondamentale per delineare la giusta strategia;
  • essere consapevoli dei flussi di cassa a disposizione per far fronte ad investimenti.

Quando e perché costruire un business plan

Oltre che in fase di avvio di un’attività, scrivere un business plan è importante nel corso di differenti momenti che possono interessare la vita di un’azienda (come l’espansione, l’acquisizione o fusione d’impresa).

Ma ciò che dovrebbe essere ben chiaro a qualsiasi imprenditore, soprattutto ai più piccoli, è che l’analisi delle dinamiche aziendali a medio e lungo periodo è fondamentale per assicurare all’azienda stabilità, monitorando le eventuali criticità  e agire in tempo per correggerle.

Parti dal presupposto che nelle realtà imprenditoriali di maggiori dimensioni esistono figure manageriali e sistemi di controllo che tengono sotto continuo controllo l’andamento dell’attività in tutti i suoi aspetti.

Nelle imprese di piccole dimensioni, quindi il business plan assume un ruolo molto importante, che aiuta l’imprenditore a tastare il polso dello stato di salute dell’attività.

Analisi preliminare per la redazione 

redazione business plan

Prima di mettersi a lavoro ed iniziare a redigere un Business Plan, l’imprenditore dovrebbe essere in grado di rispondere con assoluta certezza ad una lunga serie di quesiti.

Stilare un piano a lungo termine chiaro e realistico presuppone, infatti, che l’imprenditore stesso abbia ben chiaro in mente diversi aspetti che interessano la sua attività futura.

Analisi introspettiva

La principale domanda a cui dovrai rispondere al business plan è la seguente: “Ho le competenze necessarie per realizzarla? ” oppure “ Sono in grado di costruire un team di professionisti che possano aiutarmi?”

Se, ad esempio, sogni di aprire una pizzeria napoletana in pieno centro a Milano ma sai a malapena impastare la pizza, dovresti essere disposto a pagare professionisti del settore che rendano il tuo sogno reale e potenzialmente competitivo.

Se possiedi o sei in grado di reperire le competenze necessarie devi poi chiederti quale sia il fabbisogno finanziario dell’intero progetto. Disponi dell’intero capitale o dovrai ricorrere ad un prestito?

Analisi dell’ambiente esterno

business plan parte descrittiva e numerica

Ok. Hai scoperto che la tua idea è realizzabile e sei in grado di reperire le competenze necessarie.

Ora arriva la parte più delicata, ovvero collegare la tua idea di business alla realtà dell’ambiente esterno in cui intendi svilupparla.

Il primo quesito a cui rispondere è “ Quale o quali bisogni soddisfa la mia attività” e ancora “Quale sarà la mia clientela ideale?” . Individuati bisogni e clienti ideali dovrai scontrarti con un bel problema.

Esistono altre aziende nei dintorni che offrono i tuoi stessi beni o servizi? E come mi posso differenziare rispetto agli altri? Conoscere i tuoi diretti concorrenti è un elemento cruciale per avere successo.

Ad esempio nell’immagine sopra ci sono tre pasticcerie, una accanto all’alta. Immagina che aprirai una quarta pasticceria sulla stessa via. Qual è il tuo elemento differenziante rispetto alle altre. In sostanza, perché sceglieranno la tua pasticceria?

Devi saper rispondere in maniera molto chiara a questa domanda: “Cosa dovrebbe spingere i miei potenziali clienti a venire da me, preferendomi ai miei concorrenti?”.

Individuato il vantaggio competitivo dovrai anche comprendere come trasmetterlo al meglio ai tuoi clienti.

In tal senso mi preme sottolineare quanto sia importante conoscere i propri clienti e i loro bisogni per predisporre una comunicazione adeguata.

La nota dolente di tutto il discorso ricadrà nuovamente sull’aspetto economico e finanziario.

Sei in grado di reperire i capitali necessari per mettere in pratica questo vantaggio competitivo?

Coerenza tra idea, mercato e risorse a propria disposizione

Ora che hai razionalizzato alcuni aspetti peculiari della tua idea di business, il tuo progetto inizia ad assumere un senso di coerenza che servirà per delineare la visione aziendale.

La parte descrittiva e parte numerica del Business Plan 

Un Business Plan che si rispetti si compone essenzialmente di due parti:

  • descrittiva;

Quella descrittiva si compone a sua volte di due parti. La prima sarà semplicemente introduttiva. In fase iniziale, soprattutto quando il piano viene redatto per essere poi presentato all’esame di soggetti esterni, dovrà presentare il progetto fino a coinvolgere emotivamente il lettore nell’idea stessa.

Nella seconda parte descrittiva l’idea di business dovrà apparire al 100% fattibile e posta in relazione con l’ambiente esterno.

In questa fase è essenziale l’impiego di strumenti  come grafici, analisi di mercato, tabelle, indagini e piani strategici che aiutino ad evidenziare il grado di fattibilità dell’idea imprenditoriale.

La parte numerica dovrà tradurre in numeri quanto spiegato nella parte descrittiva.

Bisogna quindi dimostrare che quanto espresso a parole è fattibile da un punto di visto economico finanziario.

In questa fase dovranno quindi essere evidenziati i costi da sostenere per la realizzazione del progetto ed i presunti ricavi dei successivi tre anni di esercizio.

Per farlo bisognerà redigere i conti economici e gli stati patrimoniali.

Controllo e rettifiche al progetto

Tra le funzioni principali svolte dal Business Plan una delle più importanti è senz’altro quella che consiste nel verificare l’effettiva redditività e fattibilità del progetto.

Un’idea potenzialmente meravigliosa potrebbe poi tradursi in un vero e proprio flop dal punto di vista economico/finanziario.

Una pianificazione pluriennale come quella posta in essere da un Business Plan serve anche a questo. Ad evitare errori, prevenendo crisi aziendali e problemi futuri.

Se dovessi trovarti ad affrontare una situazione del genere, non perderti d’animo perché non tutto è perduto.

Razionalizzare una semplice idea di business serve anche a questo. Ovvero a rendersi conto delle criticità del progetto, ponendo le basi per delle rettifiche.

Se ti rendi conto che l’idea non è fattibile nel modo in cui l’avevi inizialmente concepita, potrebbe essere utile agire apportando delle modifiche.

Tornando all’esempio della pizzeria, se non disponi dei capitali necessari per creare un adeguato vantaggio competitivo, potresti pensare di aprire la tua attività in una zona sprovvista di pizzerie.

Ovviamente prima dovresti accertarti che nella nuova zona esista una clientela interessata al tuo business.

Le macroaree di un Business Plan

Un business plan si compone essenzialmente di tre parti:

  • descrizione dell’attività in forma discorsiva con individuazione del grado di soddisfazione dei bisogni di mercato, criticità e punti di forza;
  • analisi di fattibilità con una valutazione accurata dell’ambiente esterno (mercato circostante, principali competitor, potenziali clienti, mercati di approvvigionamento) ed interno (studio dell’allocazione delle risorse interne più profittevole);
  • traduzione di quanto espresso nelle due parti introduttive in numeri. Corrisponde all’analisi finanziaria, economica e patrimoniale dell’idea di business.

Queste tre tipologie di analisi sono fondamentali non solo in fase di avvio di un’attività d’impresa ma anche in corso d’opera.

In tal senso il business plan rappresenta un’importante base su cui costruire una vera e propria road map, costituita da obiettivi di breve termine che andranno a confluire nelle attività di programmazione aziendale.

In tema di struttura, non esiste un modello base obbligatorio da seguire.

Tuttavia nei prossimi paragrafi scopriremo una struttura ideale che un business plan ben fatto dovrebbe assumere.

Struttura ideale di un Business Plan

Sommario introduttivo.

Prima di entrare nel vivo della parte descrittiva del Business Plan è utile predisporre una sezione introduttiva, un sommario che introduca le caratteristiche dell’azienda evidenziando obiettivi a lungo termine e punti di forza.

La missione aziendale deve evidenziare le motivazioni che giustificano l’esistenza stessa dell’attività , sottolineando cosa rende l’azienda unica e speciale rispetto a tutti i competitor.

Gli obiettivi aziendali

È fondamentale fissare obiettivi a lungo termine che l’impresa dovrà perseguire nel corso degli esercizi successivi.

Obiettivi aziendali potrebbero essere, ad esempio, target prestabiliti di redditività, volume di vendita e produzione o, nel caso della pizzeria, il numero di coperti serviti ogni giorno.

Si tratta di un capitolo molto importante, che aiuta a delineare una vera e propria road map operativa a lungo termine.

Punti di forza e fattori di successo

Un business plan ben fatto deve necessariamente evidenziare quali sono i motivi per cui la tua idea di business dovrebbe avere successo.

Utilizzi macchinari o tecnologie che i tuoi competitor non adoperano al momento? Offri un servizio esclusivo che nessun concorrente è in grado di eguagliare?

Sei in grado di comunicare alla tua clientela tutti i vantaggi che la tua azienda offre?

Qualsiasi sia il punto di forza della tua attività fai in modo che appaia lampante e chiaro.

Presentazione dell’impresa

Parte immancabile all’interno di un business plan è la presentazione dell’azienda.

In cosa consiste effettivamente l’attività ed a quale target di clienti si rivolge?

Dove sono localizzate le sedi legali e operative?

In caso di azienda già esistente, sarebbe utile anche raccontare la storia dell’attività allegando anche dei grafici o delle tabelle che indichino l’andamento economico e patrimoniale degli ultimi tre anni di esercizio.

Analisi dell’ambiente circostante

Hai presentato l’impresa, la vision aziendale, delineato gli obiettivi a lungo termine e individuato i punti di forza e le criticità del tuo progetto. Ora si passa al punto cruciale.

Il tuo business ha mercato? Esistono clienti in target, interessati ad acquistare quello che vendi?

Senza un pubblico disposto ad aprire il proprio portafogli per acquistare ciò che vendi, la tua azienda non avrà ragione di esistere. Se ciò che offri ha domanda e soddisfa dei bisogni reali, passa all’analisi della concorrenza.

Per esporre al meglio questi dati aiutati con grafici e tabelle che possano rendere il discorso più chiaro e fluido per il lettore. A questo punto potrebbe essere utile esporre le strategie di mercato che intendi adottare per posizionarti al meglio e acquisire la fiducia dei tuoi clienti target.

Individuazione del vantaggio competitivo

Sulla base degli aspetti del tuo business, in grado di distinguere la tua attività da quella dei competitor, sottolinea gli elementi che caratterizzano il vantaggio competitivo.

Cosa rende la tua impresa migliore dei business simili al tuo già presenti sul mercato?

Comunicazione e marketing

Per assicurare il successo della tua idea di business devi necessariamente redigere un piano marketing per stabilire le strategie più profittevoli per promuoverla ai clienti target .

Dovrai quindi individuare i canali di vendita per la tua attività, indicando il relativo budget necessario. Ha intenzione di sfruttare il web marketing e tutte le potenzialità dei social?

La tua attività avrà un sito web vetrina o un ecommerce? Vuoi promuovere l’azienda attraverso i canali della carta stampata, della radio o magari delle tv locali? Qualsiasi sia la tua scelta, indicala in questo importante paragrafo.

Organizzazione del personale e management

Per portare avanti la tua attività avrai necessariamente bisogno di personale qualificato che possa aiutarti a raggiungere gli obiettivi di business prefissati.

In questa sezione indica le varia aree funzionali ed il numero di impiegati e operai che faranno parte della tua forza lavoro.

Potresti anche prevedere la necessità di ampliare l’organico nel prossimo futuro. Se così fosse non dimenticarti di sottolinearlo a questo punto.

Previsione Piano finanziario e Stato Patrimoniale

Da questo punto in poi tutto ciò che hai espresso in termini teorici dovrà essere dimostrato dai numeri. Con l’aiuto di tabelle e grafici dovrai rispondere ad una lunga serie di domande.

Coma sarà finanziata l’attività?

Quanto attingerai dal capitale proprio o quale sarà l’ammontare del capitale di debito?

Che ruolo svolgerà il cash flow e quanto saranno stabili i flussi di cassa?

Altro elemento cruciale sarà poi lo Stato Patrimoniale previsionale, in cui indicherai l’andamento degli impieghi e delle fonti.

Previsione Piano economico

Dovrai dunque poi passare a descrivere un aspetto molto importante che riguarda la presunta redditività della tua azienda nei prossimi tre anni di esercizio.

In questa fase, tenendo conto dei costi previsti, dovrai delineare un quadro chiaro ed esaustivo che descriva l’ammontare dei ricavi dei futuri tre anni di esercizio.

Suggerimenti e consigli per la redazione di un business plan perfetto

business plan parte descrittiva e numerica

Hai compreso cos’è un business plan, a cosa serve e in che modo dovrebbe essere redatto.

Prima di salutarci, però, vorrei darti degli ultimi consigli che ti serviranno a redigere un business plan perfetto e ad attuare una pianificazione aziendale perfetta.

Elementi che non puoi omettere

Ricorda che i seguenti elementi sono imprescindibili e non potrai evitare di trattarli:

  • descrivi il prodotto o il servizio che la tua attività andrà a produrre , analizzando nel dettaglio tutti i punti di forza e criticità;
  • indica quali sono i bisogni di mercato che la tua azienda andrà a soddisfare;
  • individua quali sono i principali ostacoli legati ai competitor già posizionati sul mercato;
  • analizza il mercato nel quale andrai ad operare e presenta una strategia utile a rendere l’azienda competitiva;
  • presenta un piano marketing, di produzione e logistico ;
  • descrivi la forza lavoro che impiegherai ed in che modo verrà organizzata in termini di funzioni e responsabilità;
  • stato patrimoniale, conto economico e flussi di cassa dei successivi tre anni di esercizio.

Consigli utili

Mentre redigi il tuo business plan cerca di essere il più possibile sincero e vai diritto al cuore della questione quando analizzi ciascun elemento. Non dilungarti troppo e rispondi subito al quesito di chi andrà a leggere il documento. Non nascondere nessuna criticità perché, in qualsiasi momento, un investitore o un futuro socio potrebbero chiederti delucidazioni su qualsiasi punto del business plan. A quel punto deve necessariamente essere in grado di chiarire i dubbi o validare quanto hai espresso nel piano.

Una risposta a “Business plan come redigerlo: la guida passo passo”

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Grazie, bel lavoro, sintetico ma interessante. Solo una cosa, la presentazione dell’azienda la metterei subito dopo il sommario introduttivo. Non ha molto senso parlare della Mission, degli Obiettivi Aziendali, dei Punti di Forza e di Successo (non dimentichiamo debolezze e minacce) prima di aver deswcritto l’azienda

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Impresa , Lavoro

1 Luglio 2022

Business plan: cos’è e come redigerlo, esempi e struttura

Quando si avvia una nuova attività o si vuole presentare il progetto di una impresa, è necessario redigere un business plan in cui vengono stabiliti gli obiettivi che si intendono raggiungere, con le modalità e le strategie da adottare. leggi la guida per sapere a cosa serve il piano aziendale e come si redige..

di Ilenia Albanese

business plan parte descrittiva e numerica

  • Il Business plan è uno strumento che permette di pianificare lo sviluppo dell’attività e di ottenere finanziamenti per le attività appena avviate.
  • Il Business plan approfondisce i diversi aspetti dell’attività, dai prodotti e servizi offerti al mercato a cui si rivolge, oltre alle strategie adottate e alle previsioni finanziarie.
  • Un Business plan è composto da varie sezioni, suddivise in parte descrittiva e parte numerica in cui vengono esposte le previsioni e le ipotesi presenti nella parte descrittiva.

Quando si pianifica l’avvio di un’attività economica o di implementarla, un documento importante è il Business plan . Questo documento rappresenta uno strumento utile per fare previsioni sulla crescita dell’attività, delinearne le caratteristiche, ma anche creare una strategia per acquisire nuovi clienti.

Il piano aziendale è composto da diverse sezioni che spiegano nel dettaglio l’idea imprenditoriale, o idea di business , in modo da pianificare l’attività e mettere in pratica le strategie elaborate. In questa guida vedremo a cosa serve il Business plan, quando e come realizzarlo e gli elementi che non possono mancare nella pianificazione aziendale.

Cos’è un Business plan

Come è fatto un business plan, come si redige il business plan, la struttura del business plan.

Il significato di Business plan è piano aziendale, e rappresenta un documento che sintetizza un progetto imprenditoriale . Una volta redatto, il Business plan diventa una sorta di guida per la gestione dell’attività e per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il documento di previsione, o lo studio di fattibilità , serve a molteplici scopi, tra cui:

  • avere un quadro dettagliato delle risorse necessarie per lo sviluppo dell’azienda;
  • partecipare a bandi;
  • accedere ai finanziamenti pubblici agevolati;
  • accedere al credito bancario.

In genere questo documento viene redatto dalle startup che vogliono avviare un business e per ottenere dei finanziamenti. In questo modo è possibile fare un’analisi di fattibilità e ottenere tutti i dati necessari per l’avvio dell’attività.

Ma questa non è l’unica occasione in cui viene redatto. Infatti, il Business plan serve anche alle imprese già avviate, piccole o grandi, che vogliono implementare il business . In questo modo è possibile allocare le risorse disponibili in modo da sviluppare i processi produttivi e di vendita.

Il Business plan è un documento che include le informazioni sull’attività e sugli obiettivi perseguiti. In particolare, il documento include:

  • prodotti e servizi da offrire;
  • il mercato in cui l’impresa opera;
  • le strategie per sviluppare o implementare il business;
  • il gruppo dirigente dell’impresa;
  • le previsioni finanziarie;
  • il piano temporale di sviluppo dell’impresa.

Ma vediamo nel dettaglio com’è fatto un Business plan e quali informazioni bisogna inserire: l’obiettivo del piano aziendale è quello di rispondere alle domande: cosa, dove, come, quando e perché .

Documento business plan

Ad occuparsi della redazione del Business plan sono in genere agenzie o società specializzate . In alternativa, sarà il commercialista che, attraverso una forte collaborazione con l’imprenditore che lo assiste, potrà provvedere alla redazione del piano aziendale. Il documento è composto principalmente da tre sezioni:

  • una parte introduttiva in cui si illustra l’idea imprenditoriale e si presenta lo stesso imprenditore;
  • una parte tecnico-operativa con informazioni più dettagliate sulle azioni e le strategie previste;
  • le previsioni economico-finanziarie sul medio e lungo periodo.

I cinque componenti fondamentali di un Business plan sono:

  • previsioni finanziarie.

Il Business plan può diventare rapidamente obsoleto, soprattutto se cambiano gli obiettivi aziendali o vengono raggiunti e se ne pongono di nuovi. Per tale motivo il Business plan deve essere costantemente modificato e revisionato.

Per la realizzazione del Business plan bisogna soddisfare alcune semplici regole, soprattutto se si intende presentare questo documento per accedere ad incentivi e contributi a fondo perduto. Tali elementi sono:

  • stile semplice ed essenziale;
  • utilizzo di diagrammi e schemi ove necessari;
  • documenti necessari in allegato;
  • coinvolgimento dell’imprenditore;
  • inserimento di informazioni veritiere.

Tieni in considerazione che, nel caso in cui dovrai presentare un business plan specifico e dettagliato , per avere accesso ad un determinato bando, concorso o ad un contributo a fondo perduto, potrebbero essere richieste esplicitamente nel regolamento alcune aggiunte importanti al documento. Il Business plan in generale include i seguenti elementi:

  • descrizione del progetto d’investimento ed illustrazione della tipologia di attività che si intende avviare;
  • presentazione del gruppo dirigente dell’impresa o dell’imprenditore, con esperienze pregresse e i ruoli ricoperti nella nuova iniziativa;
  • informazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su fattori critici, con i punti di forza e di debolezza rispetto al mercato scelto;
  • gli obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale.
  • piano di marketing e strategia di posizionamento nel mercato, oltre all’analisi delle campagne pubblicitarie;
  • descrizione della fattibilità tecnica del progetto in relazione al processo produttivo, agli investimenti in impianti, alla manodopera a disposizione e agli altri aspetti come trasporti, energie e telecomunicazioni;
  • fattibilità economica e sostenibilità del progetto, o piano economico finanziario;
  • informazioni sui guadagni attesi dell’investimento e sui fattori di rischio che possono influenzare negativamente il fatturato;
  • dettagli sugli investitori coinvolti e la proposta di partecipazione richiesta alla Finanziaria;
  • valutazione dell’impatto ambientale del progetto;
  • piano temporale di sviluppo delle attività.

Vediamo nel dettaglio alcuni degli elementi più importanti del Business plan.

Come redigere il business plan

Descrizione del prodotto o del servizio

Uno dei punti chiave del Business plan è la presentazione di un prodotto o di un servizio da immettere nel mercato, descrivendo le strategie che si intendono adottare e le previsioni di vendita.

La parte dedicata alla descrizione del prodotto è quella più espositiva, e serve a descrivere la situazione del settore e quali bisogni dei clienti punta a soddisfare il nuovo prodotto o servizio, e i benefici che si offrono.

È molto importante in questa sezione specificare il posizionamento sul mercato dell’attività e quali sarebbero le caratteristiche che rendono unico il prodotto o servizio che si intendere mettere sul mercato.

In questa sezione vanno anche indicate le principali fonti di costo e quantificate in modo da individuare più facilmente le eventuali criticità. Nella presentazione del prodotto vanno anche incluse le prospettive future di sviluppo del prodotto.

Analisi della concorrenza

Dopo la descrizione e presentazione del prodotto si passa alla sezione dell’ analisi della concorrenza per farsi un’idea chiara della situazione del mercato in cui l’attività andrà ad operare.

In questa fase bisogna indicare i dati macroeconomici del settore, con tendenze, tassi di crescita, e le modalità di approvvigionamento e di distribuzione. Per analizzare la concorrenza bisogna individuare la natura della competizione e i fattori di successo dei concorrenti.

Infine, bisogna analizzare nel dettaglio i punti forti e i punti deboli dei competitor. Questo passaggio è importante non solo per la presentazione a terzi del Business plan, ma anche per la stessa azienda.

Scelta della strategia

All’interno del Business Plan l’azienda definisce le strategie con cui intende entrare nel mercato , oltre alla missione e ai valori dell’azienda.

Per esporre la strategia che si intende utilizzare, nel piano aziendale va spiegato quali sono le attività e qual è l’obiettivo principale, oltre alle modalità con cui si intende raggiungerlo. Gli obiettivi devono essere misurabili e con una scadenza precisa.

La strategia è importante in quanto è il fulcro dello sviluppo dell’attività , ovvero predispone le linee guida, che possono essere seguite anche per un periodo molto lungo, per lo sviluppo del business.

Le previsioni economico-finanziarie

Nella sezione dedicata alle previsioni economico-finanziarie bisogna effettuare un’analisi del break even. Questo calcolo serve a definire il prezzo di vendita del prodotto o del servizio, il costo medio ed il costo fisso mensile.

In questo modo, con la seguente formula il risultato deve raggiungere il pareggio:

  • n = Costo fisso/(Prezzo medio – Costo medio).

A questo punto si possono fare delle previsioni dei profitti e delle perdite su base mensile. Queste previsioni devono tenere conto delle possibili vendite, degli ostacoli e dei rischi, dei costi e delle spese complessive per lo svolgimento del progetto. Questo punto è importante per comunicare attraverso il Business plan qual è la sostenibilità dell’idea, e va svolto da esperti in materia.

Come si compone il business plan

Possiamo suddividere il Business plan in due sezioni: una descrittiva e l’altra numerica. Vediamo qui un elenco di voci esaustivo per l’inserimento di tutte le informazioni utili alla creazione del Business plan. Nella parte descrittiva , anche detta qualitativa, ci sono:

  • fondatori dell’impresa e in cosa consiste l’attività;
  • obiettivi economici;
  • opportunità del mercato;
  • proiezioni finanziarie;
  • proposte di finanziamento.
  • storia, forma e composizione;
  • legami con altre attività.
  • caratteristiche ed esperienze lavorative passate;
  • ruolo all’interno dell’attività.
  • componenti ed esperienze;
  • ruoli nell’attività;
  • prospettive per il futuro.
  • descrizione del mercato, delle dimensioni e delle prospettive di sviluppo;
  • potere contrattuale dei clienti;
  • prospettive di sviluppo del mercato.
  • competitività del settore;
  • soluzioni per superare le barriere all’entrata;
  • definizione delle barriere in uscita;
  • identificazione dei prodotti sostitutivi.
  • fonti di approvvigionamento e caratteristiche;
  • potere contrattuale dei fornitori.
  • descrizione dei bisogni che punta a soddisfare;
  • descrizione del prodotto o servizio;
  • brevetti e licenze;
  • tempi e costi per la produzione del prodotto.
  • politica di acquisizione del know-how;
  • scelte produttive e strutture produttive;
  • controllo qualità.
  • connessioni con altre aziende e altri partecipanti al progetto;
  • conti economici di previsione;
  • stati patrimoniali di previsione;
  • analisi del Break Even finanziario;
  • indice di sviluppo, liquidità, redditività e solidità aziendale;
  • rischi finanziari.
  • condizioni, richieste e cosa si offre.
  • break Even;
  • profitti e perdite attese;
  • flussi di cassa attesi.

Invece, nella parte numerica , anche detta quantitativa, sono previsti i calcoli che riguardano le ipotesi e le previsioni descritte nella prima parte, con grafici e strumenti utili alla comprensione.

Business plan – Domande frequenti

Nel Business plan c’è la descrizione del progetto imprenditoriale con tutte le strategie, le previsioni e le analisi dei rischi e dei possibili profitti. È composto da una parte descrittiva e da una di calcolo.

Il Business plan è un documento che permette di avere un quadro dettagliato delle risorse necessarie per lo sviluppo dell’azienda, di prendere parte a bandi, oltre a permettere di richiedere finanziamenti. Scopri come si compone, qui.

Il Business plan lo redigono le aziende e le agenzie specializzate, o il commercialista di fiducia. Per redigerlo si utilizza una struttura, come quella che abbiamo visto nell’articolo , inserendo tutti i dati e i calcoli necessari alla presentazione del progetto imprenditoriale.

Foto dell'autore

Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

dottore commercialista giovanni emmi

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business plan parte descrittiva e numerica

Business plan: lo schema vincente a prova di investitore

Business plan cos’è.

Vuoi creare un business plan capace di convincere una platea di Business Angel e Venture Capitalist ad investire nel tuo progetto startup? 

Bene, sei nel posto giusto! Nel precedente articolo abbiamo parlato del modello di business plan , in questo entriamo più nello specifico svelando come si realizza e i punti fondamentali che un business plan dovrebbe avere.

Continua a leggere l’articolo per scoprire come strutturare un business plan efficace , a prova di investitore e necessario per poterti presentare a bandi pubblici ed application.

Business plan: come si realizza

business plan

Il business plan è un documento programmatico, strategico e analitico, composto da 2 sezioni: una descrittiva e una numerica.

  • La parte descrittiva è fondamentale per spiegare la tua idea di business, il mercato competitivo attraverso una PEST ed una SWOT analysis e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.
  •  La parte numerica è fondamentale, invece,  per chiedere l’intervento di un investitore nel capitale di rischio.

Il business plan deve indicare l’evoluzione del tuo business nei prossimi 3 o 5 anni, ma se sei una startup in fase early stage ti basterà anche una previsione a 12-24 mesi.

Bisogna organizzare il testo in modo chiaro, sintetico, consequenziale e lineare, non fare affermazioni non supportate da dati, citare le fonti, controllare che i numeri presentati quadrino e non lascino dubbi. E’ meglio evitare gli slogan, in quanto non è una campagna pubblicitaria, ed evitare termini vaghi come “forse”, “probabilmente” o “può darsi”. 

Sono consigliati schemi e grafici per rendere più visual e d’ impatto il documento.

Business plan modello

Eccoti finalmente svelato il modello per un business plan efficace. Seguendo questi passaggi sarà più semplice avere un documento ordinato, che contenga tutti i punti fondamentali, per far comprendere meglio ed esaltare i punti di forza della tua idea di business.

  • Executive Summary: nelle pagine iniziali presenta la sintesi dell’intero business plan, evidenzia gli aspetti maggiormente positivi o di maggior rilievo del tuo business. 
  • Company Overview: questo capitolo è dedicato alla descrizione dell’impresa nella sua completezza. 
  • L’idea di business: qui deve essere sintetizzato il settore di riferimento del tuo progetto, i principali prodotti/servizi che si intendono offrire al mercato, un’indicazione del modello di business e dei potenziali clienti. Ciascuno di questi aspetti viene maggiormente approfondito nei relativi capitoli del business plan, ma è opportuno fornire fin da subito un’idea generale.
  • Vision e Mission: descrivi la vision, ovvero lo scopo ultimo dell’azienda, il motivo della sua esistenza, il senso della sua presenza nel mercato. Poi la mission,  una prospettiva di quello che l’azienda sarà, fissa gli obiettivi in modo concreto che incentivano all’azione.
  • Team: in questa sezione inserisci una descrizione del team ( dai founder al team operativo) e le principali caratteristiche del modello organizzativo previsto.
  • Mercato: l’analisi del mercato di riferimento si divide in due ambiti, l’analisi della domanda (mercato di riferimento, analisi dei segmenti target di mercato, stima della domanda) e l’analisi del settore  (descrizione del settore, barriere all’entrata, analisi della concorrenza) in cui l’azienda andrà ad inserirsi.
  • Il Bisogno e la Soluzione: in questo capitolo spiega qual è il problema che hai individuato. Ma anche com’ è rilevante per il tuo target, motiva la necessità del tuo business. Subito dopo dovrai esporre la tua soluzione spiegando come risolverai il problema. Il problema deve essere percepito da chi ti legge come reale, e la soluzione deve far capire che farai la differenza nel mercato.

Business plan ultimi passi

  • Buyer Personas: spiega bene qual è il tuo target di riferimento. 
  • Competitor: nel business plan non puoi evitare di fare un’ottima analisi dei competitor. Scopri chi sono i concorrenti, cosa stanno facendo, come lo stanno facendo; inizia evidenziando i punti di forza e di debolezza degli attuali concorrenti e di quelli potenziali. 
  • Value Proposition: concentrarti sull’unicità del tuo prodotto o servizio rispetto alla concorrenza, per far capire cosa lo renderà attraente agli occhi del consumatore. Una proposta di valore ben costruita deve fornire argomenti convincenti sul perché il consumatore dovrebbe comprare proprio quel prodotto rispetto gli altri proposti dai tuoi competitor.
  • Modello di Business: il modello di business rappresenta la modalità in cui intendi offrire il tuo prodotto o servizo. Descrivi il tuo modello di business con tutte le sue peculiarità.
  • Intellectual Property: indica eventuali brevetti o altre forme di protezione intellettuale/industriale che rappresentano un valore aggiunto e un potenziale vantaggio competitivo per la futura impresa.
  • Marketing plan: questo capitolo ha l’obiettivo di descrivere le principali strategie di marketing. I canali di vendita che verranno implementati per lo sviluppo del tuo business.
  • Traction e le principali metriche: descrivi tutti gli obiettivi e i risultati raggiunti nell’ultimo periodo.
  • La Roadmap: indica e descrivi le linee strategiche di sviluppo della tua società in un orizzonte temporale di 3-5 anni.
  • Il Piano Finanziario: è finalmente arrivato il momento di tradurre in numeri tutto quello detto fino ad ora. In questo ultimo punto dovrai mostrare la tua strategia finanziaria, l’analisi del Break Even, il conto economico, costi e ricavi, i flussi di cassa, ROI, ROE, premoney evalutation ed Enterprise Value. Dovrai sottolineare infine tutte le fonti di finanziamento, i metodi e le modalità di rimborso.

Business plan conclusioni

Attenzione! Questa è una delle parti più delicate e difficili che ogni startup che non ha un contabile o un commercialista o un esperto di finanza all’interno del team teme di più! 

Ricordati che il business plan è un documento estremamente importante. Deve essere redatto con massima accuratezza, senza tralasciare niente e con le giuste previsioni, per questo motivo è necessario farsi seguire da advisor e professionisti del settore. 

Un business plan ben fatto sarà fondamentale per velocizzare il processo di fundraising ed accedere alle più importanti call per startup ed imprese. Per questo motivo se hai bisogno di assistenza, supporto e i consigli dei migliori mentor nella realizzazione del tuo business plan, affidati a noi di Bitmetrica.

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Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Business plan copertina

Se hai in mente di aprire una startup o avviare un’attività , il Business Plan è un documento che non può mancare nella tua cassetta degli attrezzi.

In questo articolo, scopriremo cos’è un business plan, a cosa serve, quali componenti contiene e come farlo.

Indice dei contenuti

Cos’è un Business Plan?

Come fare un business plan

Il Business Plan è un documento che descrive un progetto imprenditoriale: i suoi obiettivi, la strategia di marketing e di business e il piano finanziario.

Si tratta di uno strumento essenziale per

  • avere ben chiara la strategia di business aziendale ;
  • ottenere finanziamenti per la tua startup.

Ma come si fa un Business Plan?

La prima cosa da sapere è che questo documento è composto da due parti:

  • Parte Descrittiva : qui fornisci una panoramica completa del tuo progetto, descrivendone il mercato, l’analisi dei competitor e le strategie di marketing;
  • Parte Numerica : in questa sezione, descrivi gli aspetti finanziari del tuo progetto, presentando il piano di investimento, il budget previsto e le previsioni di vendita.

Entrambe queste parti sono fondamentali per offrire una visione d’insieme agli investitori e a tutti gli stakeholder.

E questo per una serie di motivi, che affronteremo adesso.

Perché scrivere un Business Plan? 5 motivi

Esempi business plan

Perché dovresti dedicare tempo ed energie alla scrittura di un Business Plan?

Ecco 5 buoni motivi :

  • descrivere l’idea imprenditoriale : il Business Plan ti consente di presentare in modo chiaro e dettagliato la tua idea , dimostrando la sua fattibilità e il suo potenziale;
  • impostare la strategia di business : grazie al Business Plan, potrai definire le strategie, le azioni da compiere e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi;
  • valutare l’andamento del progetto : il Business Plan ti permette di monitorare la tua attività nel tempo, confrontando i risultati con le previsioni fatte nel piano iniziale;
  • presentare l’azienda a potenziali investitori : il Business Plan è uno strumento fondamentale per convincere potenziali investitori della validità del tuo progetto;
  • ottenere fondi pubblici e prestiti bancari .

Ora che conosci i vantaggi di scrivere un Business Plan, è il momento di mettersi all’opera.

Vediamo innanzitutto da quante e quali parti è formato un Business Plan.

Quali sono i 10 componenti di un Business Plan?

Post-it per decidere cosa scrivere nel Business Plan

Un Business Plan comprende 10 elementi fondamentali :

  • la Cover Page ;
  • l’ Executive Summary ;
  • La descrizione dell’ azienda ;
  • i Prodotti e la Tecnologia ;
  • l’ Analisi del cliente e del problema ;
  • il Mercato e la Concorrenza ;
  • la Go-to-Market Strategy e il Marketing Plan ;
  • la Roadmap ;
  • il Piano Economico Finanziario .

E cosa bisogna scrivere in queste sezioni?

Scopriamolo subito.

Come fare un Business Plan? [Guida step-by-step]

È finalmente ora di scrivere il tuo Business Plan.

Segui questa guida passo dopo passo per assicurarti di coprire tutti gli aspetti essenziali.

1. Crea una Cover Page

La copertina del tuo Business Plan è il biglietto da visita della tua azienda.

La prima impressione che darai ai potenziali investitori o partner commerciali.

Assicurati, quindi, di creare una copertina accattivante , con elementi che riflettono la brand identity .

Dovrai includere queste informazioni:

  • il nome dell’azienda;
  • i contatti .

2. Scrivi un Executive Summary sintetico

L’ Executive Summary è un riassunto conciso e persuasivo del tuo Business Plan.

In questa sezione, devi catturare l’attenzione del lettore e comunicare in modo chiaro ed efficace i punti chiave del tuo progetto imprenditoriale.

Ecco gli aspetti da trattare assolutamente:

  • gli obiettivi principali dell’azienda;
  • le strategie chiave ;
  • le previsioni finanziarie ;
  • i prodotti/servizi offerti;
  • i punti di forza ;
  • i fattori differenzianti ;
  • spiega perché merita attenzione e supporto .

Un consiglio?

Non annoiare i lettori!

L’Executive Summary deve essere coinvolgente e convincente , per invogliare a leggere il resto del Business Plan.

3. Scrivi la descrizione dell’azienda

In questa sezione, presenta la tua azienda nel modo più chiaro e convincente possibile.

Di cosa puoi parlare?

Ecco un elenco di argomenti da affrontare:

  • la storia dell’azienda;
  • missione e visione ;
  • valori aziendali ;
  • la struttura organizzativa ;
  • il team dietro il progetto.

Ricorda che la descrizione dell’azienda deve trasmettere fiducia , professionalità e la tua capacità di realizzare il progetto imprenditoriale.

Concentrati sul team e fai emergere le competenze e le esperienze chiave dei membri del team per mostrare la loro capacità di realizzare il piano.

4. Descrivi i prodotti/servizi

Adesso è il momento di fornire una descrizione dettagliata dei tuoi prodotti/servizi .

In particolare, concentrati su questi punti:

  • le caratteristiche distintive rispetto ai competitor;
  • i vantaggi e il valore che offrono;
  • come soddisfa i bisogni dei clienti.

La descrizione deve trasmettere chiarezza , innovazione e il valore che apporta al mercato.

Un consiglio extra?

Utilizza esempi concreti per spiegare ogni punto.

5. Prepara l’analisi del cliente e del problema

In questa sezione, descrivi i tuoi potenziali clienti e quale problema risolvi per loro.

Per assicurarti di conoscere al meglio i tuoi clienti, crea 2-3 buyer personas , ossia delle rappresentazioni fittizie dei tuoi clienti ideali.

Invece, per approfondire quale problema risolvi devi aver validato la tua idea di business .

6. Analizza il mercato e la concorrenza

A questo punto, dovrai soffermarti sui dati emersi dall’ analisi di mercato .

Studia le dimensioni del mercato (con il TAM SAM SOM ), le ultime tendenze , le opportunità , le sfide e le dinamiche di crescita .

Inoltre, dovrai anche esporre i risultati della tua analisi dei competitor .

Quindi, analizza i seguenti punti:

  • le strategie dei competitor;
  • i loro punti di forza e di debolezza (con la SWOT Analysis ).

In questo modo, potrai spiegare in modo chiaro perché i tuoi prodotti/servizi sono migliori di quelli della concorrenza.

7. Illustra la strategia di lancio dei prodotti/servizi

La Go-To-Market Strategy è il piano d’azione che ti consentirà di lanciare i tuoi prodotti/servizi sul mercato in modo efficace.

  • i canali di distribuzione scelti;
  • metriche/KPI di valutazione ;
  • il budget, le tempistiche e le risorse necessarie;
  • il piano di marketing , con tutte le attività e le strategie da implementare.

Questa sezione è fondamentale per dimostrare agli investitori la concretezza dei tuoi piani per il futuro della startup.

8. Descrivi i prossimi passi (Roadmap)

Ora devi dimostrare che hai ben chiari i prossimi step operativi .

Con una roadmap .

La roadmap è un elemento essenziale per illustrare la direzione futura della tua startup.

In generale, approfondisci questi punti:

  • definisci gli obiettivi chiave nel medio e lungo termine , come l’espansione in nuovi territori o l’introduzione di nuovi prodotti o servizi;
  • individua risorse e tempistiche necessarie per raggiungerli ;
  • suddividi gli obiettivi chiave in tappe intermedie per monitorare i progressi e mantenere il focus sul raggiungimento dei risultati;
  • stabilisci chi sarà responsabile di ciascuna tappa e stabilisci un sistema per misurare l’avanzamento.

Questa sezione dimostra la tua capacità di pianificazione e ti aiuta a tenere traccia dei progressi .

9. Parla del tuo team

Il team è un elemento cruciale per la buona riuscita di un progetto.

Quindi, presenta il tuo team in modo convincente per trasmettere fiducia agli investitori e ai potenziali collaboratori.

Ecco alcuni elementi da evidenziare:

  • l’ esperienza e le competenze chiave dei membri del team;
  • le sinergie e le complementarità tra le competenze del team;
  • l’ entusiasmo nel perseguire l’obiettivo comune;
  • il piano prospettico delle risorse umane (quali dipendenti si aggiungeranno?).

Questa sezione dimostra che hai formato un team solido e competente , pronto ad affrontare le sfide e a realizzare il progetto imprenditoriale al meglio.

10. Presenta brevemente i dati finanziari

E per finire in bellezza il tuo Business Plan prepara un Financial plan .

Si tratta della parte numerica del Business Plan, dove inserire:

  • Strategie finanziarie;
  • Previsione delle vendite;
  • Prestiti e investimenti;
  • Conto economico;
  • Rendiconto finanziario;
  • Valutazione pre-money .

Cerca di essere sincero/a e, anche se si tratta pur sempre di stime , falle verosimili .

Un Business Plan disatteso in negativo è sempre peggio di un successo imprevisto.

Ok, ora è tutto chiaro.

Ma com’è un Business Plan nella pratica?

Per scoprirlo, vediamo subito un esempio di Business Plan .

Business Plan: esempio pratico (+ tanti altri)

Adesso sai tutto su come creare un business plan e cosa non deve assolutamente mancare.

Hai ancora dubbi?

Allora, ecco un esempio di Business Plan realizzato da Invitalia .

Clicca qui per scaricare un esempio di Business Plan.

E poi, un altro piccolo trucchetto…

Se vuoi vedere i Business Plan di startup reali , puoi seguire questo metodo :

  • vai sulle principali piattaforme di crowdfunding ;
  • fai login ;
  • apri le pagine delle startup in crowdfunding;
  • da qui, puoi accedere ai loro Business Plan e prendere spunto per la struttura.

Anche noi abbiamo usato questo metodo!

Quanto costa un Business Plan?

Se non vuoi realizzarlo in autonomia, probabilmente ti starai chiedendo: “Quanto costa un business plan?” .

Il prezzo può variare in base ai consulenti a cui ti rivolgi e alle specifiche caratteristiche della tua startup .

Le esigenze di una startup appena avviata, infatti, sono diverse da quelle di una startup già presente sul mercato da qualche anno.

In generale, il costo si aggira tra i 2000 e i 4000 euro .

E a chi puoi rivolgerti per far redigere il tuo Business Plan?

Noi ti consigliamo Ventive , una società di investimenti e consulenza per Startup e PMI innovative.

Grazie al loro collaudato processo di selezione, le startup hanno maggiori possibilità di accedere ai finanziamenti e gli investitori possono puntare sulle idee più promettenti.

Se vuoi entrare in contatto con Ventive per definire il tuo Business Plan e accedere alla convenzione dedicata ai lettori di Startup Geeks, clicca sul seguente bottone.

L’articolo è terminato.

icona startup geeks

Startup Geeks affianca la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

Lo facciamo attraverso attività di divulgazione , formazione, network e incubazione focalizzate sullo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali. Vogliamo superare le barriere territoriali erogando le nostre attività online per renderle accessibili ovunque ci si trovi.

Abbiamo creato lo Startup Builder per accompagnare chiunque abbia un’idea di business a trasformarla in una startup. Un programma di incubazione online con cui ad oggi abbiamo supportato già 848 progetti e 1750 founder che hanno raccolto 8,4 milioni di € di capitale.

Innoplace è invece la community per startupper che permette a oltre 1000 founder di fare network, ricevere mentorship, formarsi e accedere a migliaia di euro di sconti per supportarli nella crescita del proprio progetto imprenditoriale.

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Come fare un Business Plan: definizione, esempi e modello excel

business plan

Non esiste un progetto imprenditoriale senza un business plan ! Vediamo insieme come crearlo partendo dalla base…

Alla fine di questa guida avrai un modello excel da scaricare e compilare secondo le indicazioni che stai per leggere. Quindi, segui tutto con attenzione fino alla fine per realizzare il tuo piano di business 🙂

Business plan definizione

Il business plan è un documento che descrive gli aspetti fondamentali di un piano imprenditoriale. In questo documento vengono descritti gli obiettivi, le strategie e le previsioni finanziarie del business. E’ una vera e propria guida strategica da consultare e tenere sempre presente. Spesso è anche usato per chiedere finanziamenti a supporto del progetto.

È importante considerare che il business plan non è un documento statico ma dinamico e va aggiornato man mano che l’azienda cresce e si modifica…

Vediamo ora come realizzare, in modo pratico, un buon business plan.

Come fare un business plan

Iniziamo col dire che il business plan è composto da due macroaree: 

  • una parte descrittiva
  • una parte numerica

La prima parte è quella in cui si descrive il progetto, il mercato e le risorse necessarie.

La seconda parte è dedicata alle risorse finanziarie, economiche e patrimoniali di cui si dispone, alle ipotesi di fatturati e costi e alla sostenibilità del progetto.

Vediamo nel dettaglio uno schema in 7 punti che può aiutarci a realizzare il business plan:

Schema business plan

Parte descrittiva

Iniziamo con un elenco che mostri in modo dettagliato il progetto, il mercato e le risorse necessarie:

1 Executive Summary

Il primo passo per dar vita al business plan è realizzare quello che tutti conoscono con il nome di “ Executive Summary ”. 

E’ un riassunto del piano ed è una delle parti più importanti del documento perché rende una visione globale e al contempo precisa del progetto imprenditoriale.

Questa parte è come un sommario e pertanto deve essere chiara e semplice ma al contempo precisa e accattivante per mantenere alto l’interesse di chi dovrà leggerla. 

La forma e il contenuto dell’executive summary dipendono dall’obiettivo per cui si realizza il piano. Se si intende chiedere finanziamenti, ad esempio, è bene porre l’attenzione sulla sostenibilità del progetto e sui risvolti economici positivi ipotizzati. 

È importante non essere prolissi, questa parte deve essere lunga al massimo 4 pagine per non annoiare chi lo legge e mantenere alta l’attenzione.

Dopo l’executive summary si passa alla descrizione dell’azienda . Da questo momento si entra nel cuore del business plan illustrando l’azienda, la sua natura e le principali caratteristiche. 

  • Qual è la mission aziendale?
  • Quali sono i suoi obiettivi? 

Queste sono informazioni che in questa fase non devono mancare!

Dedica delle righe anche alla storia aziendale. Date, step importanti, obiettivi raggiunti e organizzazione dell’azienda . 

In questa fase descrittiva indica anche: 

  • il tipo di mercato in cui ci si colloca l’azienda
  • quali sono i competitor
  • come ci si pone rispetto a loro 

Quindi in sintesi, in questa parte è bene indicare in quale settore opera l’azienda, quali sono i suoi obiettivi, i suoi punti di forza e come vengono gestiti i punti di debolezza e le eventuali criticità , quali sono gli obiettivi già raggiunti e quelli previsti.

3 Prodotto e processo

In questa fase si descrivono i prodotti, i servizi e i processi che ne caratterizzano la realizzazione.

Nella descrizione dei prodotti/servizi è importante valorizzarne le caratteristiche e le potenzialità in termini di pregi e vantaggi.

Se il prodotto/servizio non è ancora sul mercato, come nel caso di una start up, è necessario indicare i tempi e gli step previsti per il lancio sul mercato. Il cosiddetto “time to market”.

Nella descrizione, ovviamente, non deve mancare l’analisi del tipo di bisogno a cui risponde quel prodotto o servizio e il suo posizionamento sul mercato (che verrà poi approfondito nel dettaglio in una fase successiva).

  • Se si tratta di un prodotto fisico, oltre ai vantaggi rispetto ai competitor e il prezzo, è bene che vengano descritte le sue caratteristiche, le informazioni riguardanti le sue finalità e l’uso che si andrà a fare di questo prodotto.
  • Se si tratta di un servizio, invece, è bene descriverne le modalità di realizzazione e vendita. Anche qui, ovviamente, è importante sottolineare i vantaggi rispetto ai competitor e il prezzo.

In questa fase è meglio non lasciare nulla al caso e mantenere un tono sobrio, evitando di eccedere con l’enfasi, per non risultare stucchevoli con il rischio di perdere credibilità e interesse.

Quando, invece, parliamo del “processo” ci riferiamo al ciclo di vita del prodotto/servizio dalla sua nascita fino alla commercializzazione e alla sua fruizione da parte del cliente.

4 Analisi di mercato e piano operativo 

Questo step è immediatamente successivo alla descrizione del prodotto/servizio. 

In pratica, dopo aver descritto le caratteristiche e i vantaggi del prodotto è bene indicare:

  • come ci si vuole collocare sul mercato rispetto ai competitor
  • con quali differenze
  • quali sono i valori aggiunti e i punti di forza del nostro prodotto/servizio

Per l’analisi di mercato dai anche un’occhiata a quest’altro articolo .

Una volta analizzato il mercato di riferimento è bene illustrare il piano operativo nel concreto: 

  • quali sono le strategie che intendi mettere in campo per raggiungere determinati obiettivi di vendita? 
  • su quali leve promozionali farai affidamento e come farai ad abbattere eventuali barriere all’ingresso? 

Anche in questa fase è necessario essere precisi e pratici e definire bene come sarà organizzato il lavoro, quali saranno le tecniche produttive, le politiche che si adotteranno nei rapporti con i fornitori e con i clienti.

Quindi, in questa fase, dovrai sviluppare bene alcuni punti che possiamo sintetizzare in questo modo: nascita e crescita del prodotto, il suo ciclo di vita, la presenza dell’azienda nella fase successiva alla vendita e le modalità di fidelizzazione del cliente.

5 Management e organizzazione

Questa parte del business plan risponde alla domanda più semplice e diretta possibile: chi fa cosa?  

È il momento di presentare l’ organigramma aziendale e di definire le funzioni e le responsabilità delle persone che ne fanno parte.

Le risorse che lavorano al tuo progetto devono avere competenze e caratteristiche tali da essere all’altezza del ruolo che rivestono nella società. 

Nelle aziende, si sa, spesso sono le persone che fanno la differenza e che determinano negativamente o positivamente la buona riuscita o meno di un progetto.

Ogni risorsa deve avere un ruolo definito e occupare un posto nell’organigramma in base alle sue conoscenze e competenze. 

Questo dà un’idea di azienda solida, stabile e ben organizzata. 

Se necessario, per esempio in un’azienda grande, sarebbe bene allegare anche i CV delle risorse umane coinvolte nelle varie fasi di produzione e sviluppo del progetto.

Parte numerica

In questi ultimi due punti metterai in luce i numeri del tuo business plan. Sarà la parte in cui evidenzierai gli aspetti economici, finanziari e patrimoniali che sostengono e sosterranno le idee e lo sviluppo del progetto.

6 Analisi finanziaria 

In questa macro area del business plan vanno indicate nel dettaglio le situazioni patrimoniali e finanziarie dell’azienda. 

Va quindi analizzato lo stato patrimoniale, la giacenza di fondi economici disponibili e il relativo rendiconto (oppure le previsioni realistiche dei vari flussi di cassa in entrata e uscita, in caso di start up). 

Inoltre, se si tratta di una start up, va indicato il fabbisogno economico per avviare l’attività, quello che si possiede, quello che si chiede per essere finanziati e, in quest’ultimo caso, va indicato anche una stima dell’uso che si intende fare di questi capitali. 

Nello specifico è bene predisporre un’analisi del cosiddetto “ break even point ”, ossia il punto di pareggio; il momento in cui l’azienda, vendendo quel determinato prodotto/servizio a quel determinato costo, ha raggiunto il pareggio ed ha coperto le spese sostenute.

Da quel punto in poi parte la vera e propria analisi dell’evoluzione del guadagno effettivo.

Bisogna, ovviamente, valutare i costi fissi che si sostengono come affitto, stipendi, tasse, strumenti di lavoro, materie prime etc.

Come è chiaro, questa parte del business plan, più tecnica e matematica, risponde a delle domande finanziarie e amministrative che consentiranno ad eventuali finanziatori di approvare o meno un prestito e consentiranno a te di valutare nel dettaglio la sostenibilità del progetto.

7 Analisi dei rischi

In questa fase, dopo aver snocciolato tutti i punti precedenti, si passa all’analisi dei rischi aziendali, da mettere in preventivo prima della partenza, e alla delineazione delle procedure interne per avere un punto su cosa ci si potrebbe aspettare e come muoversi di conseguenza. 

Esempio di Business 

(riassumiamo con uno schema visivo in versione compatta).

Volendo riassumere e sintetizzare tutto ciò che hai letto in un pratico schema visivo e compatto, potresti creare il tuo business plan seguendo questo grafico di esempio (ricorda che più in basso hai anche un modello completo da scaricare e compilare):

schema business plan

Lean Business Plan

Se per caso la complessità di questo argomento ti ha un po’ scoraggiato, niente paura!

Esiste un metodo per rendere tutto più snello e meno articolato. Si chiama Lean Business Plan . 

Con questo metodo ci si focalizza solo sugli aspetti salienti. Il risultato è un piano più snello che si basa su 4 domande veloci e dirette, ossia:

  • Cosa farai?
  • Come lo farai?
  • Chi farà cosa?
  • Quali sono i risultati che intendi ottenere

Questo modello più smart consente anche modifiche veloci e semplici in itinere, cosa che solitamente pesa molto in un business plan classico. 

Quali documenti allegare in un business plan classico?

Di solito, per rendere il business plan più completo si allegano una serie di documenti come prova delle ipotesi effettuate e delle informazioni inserite.

Si è soliti allagare lo Stato Economico, il conto economico, i preventivi dei fornitori, i contratti stipulati, eventuali brevetti e il cv dei soci (per mettere in evidenza le competenze). E’ consigliabile, poi, per dare un valore più formale, aggiungere una copertina con titolo e un indice per rendere più semplice la consultazione.

Ovviamente il documento deve essere privo di errori di ortografia e grammaticali e refusi vari e deve essere stampato e rilegato in modo professionale.

Questo articolo è stato complesso e lungo, lo so ma l’argomento trattato lo richiedeva!

Business Plan Excel

Ti lascio qui un mio modello di esempio excel , compilalo seguendo questa guida e in bocca al lupo. Clicca sul link qui in basso per scaricarlo!

Spero di esserti stato d’aiuto e per qualsiasi necessità, soprattutto per ciò che riguarda il Marketing , non esitare a contattarmi 🙂 

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Ferdinando Signorelli

ADS Specialist per liberi professionisti e Imprenditori. Appassionato in strategie di differenziazione e positioning ed esperto in strategie e sviluppo di business online. In 12 anni ha lavorato per diverse web agency ed ha creato ADV Signorelli, la sua Agenzia di Digital Marketing. Se hai delle idee ma non sai da dove cominciare o hai già intrapreso un cammino ma non hai risultati che desideri, allora contattaci e valutiamo insieme una collaborazione sotto forma di Formazione, Coaching o Servizi.

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Business plan

Il business plan è un prospetto che presenta i principali aspetti di un progetto di impresa, evidenziando investimenti, risorse finanziarie necessarie e strutture di costo e ricavo attese.

I lettori interessati possono consultare la nostra guida al business plan nell’approfondimento dedicato .

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Che cos'è un Business Plan e come scriverlo

Quando si parla di Business Plan si intende un documento industriale con la descrizione dell'azienda e le strategie future. Vediamo insieme da che cosa è composto e come scriverlo.

business plan parte descrittiva e numerica

Negli ultimi anni si è sentito sempre più spesso parlare di startup e di Business Plan. Che cosa si intende per Business Plan? E' un documento (detto anche "piano industriale") che descrive un progetto imprenditoriale e che riporta dettagliatamente, in modo quantitativo e qualitativo, le analisi e le strategie future di un'azienda, insieme agli step che andranno eseguiti per raggiungere gli obiettivi . Il Business Plan, infatti, contiene obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni finanziarie. Questo tipo di documento, spesso, viene utilizzato anche per la richiesta di finanziamenti per le agevolazione all'imprenditoria giovanile.

Da che cosa è composto un Business Plan

Il Business Plan è un documento composto da 2 parti:

- una Descrittiva in cui si mostra il progetto, il mercato competitivo e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi; - una parte Numerica con le proiezioni economico patrimoniali e finanziarie prese in esame nella parte descrittiva.

La parte descrittiva

La parte descrittiva del Business Plan è composta da una serie di sezioni dedicate:

. Alla storia dell'impresa , alle opportunità del mercato e ai plus del prodotto o del servizio offerto

. All'imprenditore o al nucleo imprenditoriale , con le esperienze passate e le caratteristiche personali

. Al team imprenditoriale

. Al mercato di sbocco

. Alla concorrenza

La parte numerica

La 2° parte di un Business Plan, detta anche parte numerica , è invece composta da:

. Il piano di vendite

. I costi di produzione

. I costi del personale

. I costi generali

. Il cash flow

. Il conto economico

. Gli indici di bilancio

Nonostante rischino di diventare rapidamente obsoleti, i Business Plan hanno un grande valore se usati correttamente. Rappresentano infatti dei vademecum strutturati dell'azienda o della business idea, e come tali vanno costantemente verificati e aggiornati da ogni imprenditore.

© Riproduzione riservata

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Come realizzare la parte descrittiva di un Business Plan per Start Up

Quando un gruppo di imprenditori vogliono fare nascere una nuova impresa, tecnicamente si parla di start up, che è un’impresa all’inizio della fase del ciclo di vita.

Essa non è da confondere con le NTBF (new technology based firms), cioè le imprese che, oltre ad essere start up, sono il sottoinsieme delle stesse caratterizzate da tecnologia innovativa.

In questo articolo voglio dare al Commercialista alcuni consigli sulla consulenza del business plan, parte descrittiva, di una generica start up.

Perché la parte descrittiva?

Intanto, perché parlo di parte descrittiva? Perché, quando nasce un’impresa, l’imprenditore effettua il seguente percorso: CNB.

Commercialista

Il che, tutto sommato, non è errato, come percorso logico. Peggiori sono le combinazioni NBC, oppure BNC. Quando, cioè, il Commercialista è l’ultimo a sapere le cose, solitamente, diventano più complesse.

Perché? Perché si scoprirà che, la banca, richiede all’imprenditore un business plan.

Nell’ultima trasmissione televisiva in cui sono stato ospite , era presente un noto e autorevole banchiere, il Presidente Corrado Sforza Fogliani, il quale ha, senza mezzi termini, spiegato che la banca, in caso di start up, valuta non le garanzie, ma il business plan. Del resto, la banca non può valutare su un bilancio che, ovviamente, non esiste ancora. Tuttavia, molti imprenditori si rivolgono all’ultimo momento dal Commercialista, chiedendo di redigere il business plan, nella idea generale che “basta metter giù due numeri”. Così non è; serve la parte descrittiva.

La funzione della parte descrittiva

La funzione della parte descrittiva – lo affermo per essere stato innumerevoli volte dall’altro lato della barricata – è quella di rendere intelleggibili i numeri. Se, da un lato, il business plan deve essere quantificabile, cioè dotato necessariamente di numeri, dall’altro deve essere trasparente, cioè i numeri devono parlare. Buttare dei numeri sulla carta, senza renderli comprensibili, misurabili e quantitativamente apprezzabili – in quanto privi di spiegazioni – è del tutto inutile.

Al fine di rendere intelleggibili i dati della parte quantitativa, il Commercialista deve dotarsi di una struttura mentale di riferimento, atta a far capire al lettore la logica del documento. Ma si presti attenzione al fatto che, nella mia metodologia, è l’imprenditore a dover dare al Commercialista tutto il piano di impresa, cioè tutte le informazioni necessarie a redigere la parte quantitativa.

Semmai, è il Commercialista a dover dare all’imprenditore una struttura, per poi ricevere dall’imprenditore delle parti, scritte, da correggere e integrare.

Qualcuno dirà che questa è teoria, e che nessun imprenditore mai si metterà a scrivere il proprio piano di impresa. Certo; sono gli imprenditori che presto o tardi vi chiameranno per una procedura concorsuale. Non conosco, al contrario, un imprenditore di successo, affermato, che non abbia curato personalmente, redigendola in prima persona, il proprio piano di impresa. E’ solo una questione di rapporti, di regole, di autorevolezza e di metodo.

business plan parte descrittiva e numerica

Il Metodo (cenni)

Nel mio metodo, il Commercialista guida l’imprenditore nella stesura del proprio piano di impresa, secondo una mia metodologia (che richiede due giorni in aula per essere spiegata). Qui, dati gli spazi di un articolo, posso soltanto far cenno al fatto che il Commercialista guida l’imprenditore su due logiche, sequenziali:

  • Logica della scelta strategica
  • Interazione delle scelte strategiche

Voglio allora darvi due consigli, per fare consulenza alle imprese in start up. Dopo aver chiarito la filosofia sopra descritta – e cioè che il piano descrittivo va scritto dall’imprenditore e corretto da voi – vi consiglio di seguire la seguente procedura, articolata nei due consigli pratici, che riassumo nei due schemi seguenti. Adottate i due schemi illustrati nelle due figure seguenti, nell’esatto ordine schematizzato negli schemi che andremo ora ad illustrare.

Consiglio operativo 1: LOGICA DELLA SCELTA STRATEGICA

Come primo consiglio operativo, vi consiglio di seguire il seguente schema.

Al fine di fornire all’imprenditore una traccia di punti da sviluppare, ricordate che lo schema di riferimento è il seguente:

Logica della scelta strategica – figura 1

business plan parte descrittiva e numerica

Molto spesso, l’imprenditore parte dal fondo, e cioè dal piano degli investimenti, e la richiesta del business plan è legato alla loro necessità di finanziamento (di solito, da una banca). Non è la logica corretta.

Il professionista avveduto fa percorrere il percorso indicato nella figura precedente.

Come si nota, si parte dall’analisi di mercato, scendendo a discutere i punti successivi in quella esatta sequenza logica. Come si nota, al termine della parte descrittiva – e solo a quel punto – il Commercialista interviene con il piano economico e finanziario, che ha la doppia finalità di verificare la fattibilità economica e quella finanziaria.

Consiglio operativo 2: LE INTERAZIONI DELLE SCELTE STRATEGICHE

Come secondo consiglio operativo, vi consiglio di seguire lo schema successivo, nella figura 2. Al fine di fornire una traccia ragionata dell’indice, si consideri che:

  • il piano marketing, il piano di produzione e quello di struttura sono legati tra loro;
  • questi determinano il piano degli investimenti e del personale, e non viceversa;
  • da queste scelte derivano la struttura di EBIT, EBT (per tax profit) e net income;
  • dall’altro, si determinano le scelte sui fixed assets e sul working capital;
  • tali scelte patrimoniali hanno effetti sul total funding e sul total assets;
  • tali scelte hanno effetti sul leverage (D/E) e sul gearing (D/(D+E)).

Questi sei punti sono sequenziali e schematizzati in figura 2.

Le interazioni delle scelte strategiche – figura 2

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Il Commercialista, seguendo puntualmente e rigorosamente questo schema logico, deve guidare l’imprenditore nella redazione del business plan descrittivo affinchè, soprattutto fino alla costruzione dell’EBIDTA, fornisca informazioni chiare quantitative sui budget di costi e di ricavi e sul loro significato.

Tutti i numeri di base, fino all’EBITDA, devono essere spiegati dall’imprenditore e rappresentati in un documento descrittivo che risponda alle logiche di marketing, produzione e struttura sopra indicate. Il Commercialista, solo in un secondo momento, interverrà per completare il documento nella parte quantitativa, soprattutto nei documenti patrimoniali (balance sheet) e finanziari (cash flow statement).

Conclusioni

In questo articolo ho fornito due consigli operativi, atti ad avere un quadro di riferimento utile a costruire un indice ragionato con l’imprenditore della parte descrittiva del business plan. Non è possibile dare un indice universale, poiché ogni impresa è diversa e innumerevoli sono le varianti possibili. Tuttavia, questi due schemi sono indicativi delle informazioni necessarie al Commercialista per redigere la successiva parte quantitativa.

Per poterlo fare, egli stesso, nel reciproco interesse – di consulente e imprenditore – deve saper guidare il cliente nella redazione del proprio documento (questo è oggetto di un corso esclusivo e molto pratico che vede come miei allievi i Commercialisti italiani che vogliono specializzarsi in finanziamenti d’impresa: è il corso Masterbank, l’unico corso in Italia che, oltre alla teoria di finanza d’impresa, ti fornisce gli strumenti informatici professionali pronti all’uso per fare consulenza ).

Tale documento deve riguardare i budget necessari alla costruzione delle informazioni, ma ancora prima a spiegare le reali necessità aziendali, le finalità e gli scopi, i ritorni attesi. In un prossimo articolo, fornirò consigli sulla stesura del business plan quantitativo delle imprese in start up, cioè quello che si può fare, dopo aver sviluppato questa prima parte.

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business plan parte descrittiva e numerica

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Business plan: cos'è e a cosa serve

di Andrea Raffaele - Il Business plan è uno strumento strategico, che funge da biglietto da visita quando ci presentiamo in un istituto di credito per ottenere un prestito a sostegno della nostra idea imprenditoriale.

Come tutti i biglietti da visita, deve essere efficace, conciso e deve informare notizie importanti da ricordare e distinguerci dagli altri. Pertanto, i nostri dati devono essere organizzati in modo originale e personalizzato.

Ma vediamo nello specifico cos'è un business plan (o piano industriale).

Cos'è un business plan

A cosa serve, come è fatto.

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Si tratta, in sostanza di un documento che descrive il nostro progetto imprenditoriale. Ne sintetizza i contenuti e le caratteristiche (comprendendo strategie, obiettivi, vendite, marketing e previsioni finanziarie) e la fattibilità.

Il business plan viene usato sia dall'impresa (come guida per la strategia da adottare e la pianificazione e gestione) sia per la comunicazione esterna, soprattutto quale documento da presentare a istituti finanziari, potenziali investitori o finanziatori o nuovi soci.

E' utile soprattutto a valutare consapevolmente i punti di forza e di debolezza del proprio progetto imprenditoriale. Tuttavia, si tratta di uno strumento dinamico che deve essere adattato ai cambiamenti interni o esterni all'azienda.

Leggi anche A cosa serve il business plan

Il business plan è composto da due parti principali; una descrittiva e una numerica.

Nella prima, vengono enucleati una sintesi del progetto imprenditoriale, l'impresa e il team, il prodotto/servizio offerto, i principali competitor presenti sul mercato, le modalità di vendita e commercializzazione, le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati nel piano.

Nella seconda, invece, vengono rappresentate in "numeri" gli aspetti patrimoniali e finanziari presi in esame nella parte descrittiva. Nella sezione, in pratica, vengono verificati dal punto di vista delle proiezioni economiche, patrimoniali e finanziarie la validità delle ipotesi inserite nella prima parte.

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Contenuti dell'articolo

Cos’è il business plan

Il business plan è un documento che descrive in dettaglio gli obiettivi di un’impresa e i passaggi necessari per raggiungerli.

È una mappa stradale che guida l’impresa verso il successo , fornendo una visione chiara di ciò che l’impresa intende realizzare e come intende farlo.

Come disse Benjamin Franklin, “Se si fallisce nella pianificazione, si sta pianificando di fallire”.

A chi serve il business plan?

Il business plan non è solo un documento necessario per gli imprenditori che stanno avviando una nuova impresa. È uno strumento utile per una vasta gamma di persone e organizzazioni.

  • Imprenditori e Start-up : Per chi sta avviando un’impresa, è un documento fondamentale per definire la strategia dell’azienda, per attrarre investitori e per ottenere finanziamenti;
  • aziende esistenti : Le aziende consolidate utilizzano il business plan per pianificare la crescita, l’espansione in nuovi mercati o l’introduzione di nuovi prodotti. È anche un documento utile per gestire l’azienda e monitorare i progressi rispetto agli obiettivi;
  • investitori : Gli investitori lo utilizzano per valutare la validità di un’impresa e il potenziale di ritorno sull’investimento;
  • istituti di credito : Le banche e altri istituti di credito richiedono un business plan per valutare se un’impresa è un investimento sicuro e se è in grado di rimborsare un prestito;
  • partner commerciali : I partner commerciali possono utilizzare il business plan per comprendere la visione e la strategia dell’impresa e per decidere se è un partner adatto.

Come fare il business plan?

Creare un business plan efficace richiede un’attenta riflessione e pianificazione . In generale, un business plan è composto da due parti principali: una parte descrittiva e una parte numerica.

La parte descrittiva fornisce una panoramica dell’impresa, compresa la sua missione, visione, obiettivi, strategie, struttura organizzativa e analisi del mercato. Questa sezione del piano dovrebbe delineare chiaramente cosa fa l’impresa, perché lo fa, come lo fa e chi sono i suoi clienti target.

La parte numerica , d’altra parte, riguarda i numeri. Questa sezione include previsioni di vendita, analisi dei costi, proiezioni di flusso di cassa e bilanci. Questa parte del piano è fondamentale per dimostrare la fattibilità finanziaria dell’impresa e per attrarre investitori o ottenere finanziamenti.

LA PARTE DESCRITTIVA DEL BUSINESS PLAN

1.      descrizione sintetica o executive summary.

Questo è il biglietto da visita del tuo business plan . Include la missione della tua azienda, le informazioni sui tuoi prodotti o servizi, le informazioni di base sull’azienda, la tua strategia di marketing e le proiezioni finanziarie. Ricorda, deve essere chiaro e conciso, è spesso la prima cosa che gli investitori leggono.

2.      Descrizione dell’Azienda

Qui fornisci dettagli sulla tua azienda, compresa la sua struttura legale, la sua storia, la sua posizione e le sue operazioni. Non dimenticare di includere una descrizione della visione e della missione della tua azienda.

3.      Prodotti o Servizi

In questa sezione, descrivi in dettaglio i prodotti o i servizi che la tua azienda offre . Spiega come i tuoi prodotti o servizi risolvono un problema o soddisfano un bisogno per i tuoi clienti.

4.      Analisi di Mercato

Questa sezione ti permette di presentare una panoramica del mercato in cui operi . Include informazioni sulla dimensione del mercato, sui trend, sulla demografia dei tuoi clienti target e sulla tua posizione nel mercato rispetto ai tuoi concorrenti.

5.      Strategia e Implementazione

Qui delinei la tua strategia di marketing e vendita. Include informazioni su come intendi raggiungere i tuoi clienti , come posizioni i tuoi prodotti o servizi rispetto ai tuoi concorrenti e come distribuisci i tuoi prodotti o servizi.

6.      Organizzazione e Team di Gestione

Questa sezione descrive la struttura organizzativa della tua azienda e il tuo team di gestione. Include informazioni sulle competenze e l’esperienza del tuo team, così come i ruoli e le responsabilità di ciascun membro del team.

7.      Piano Finanziario e Proiezioni

Anche se questa sezione contiene elementi numerici, è importante che tu descriva le tue previsioni finanziarie e spieghi come intendi raggiungere i tuoi obiettivi finanziari .

8.      Analisi SWOT

Questa sezione ti permette di analizzare i punti di forza, le debolezze , le opportunità e le minacce per la tua azienda. È un ottimo modo per mostrare che hai una comprensione completa del contesto in cui la tua azienda opera.

9.      Piano di Exit

Se stai cercando di attrarre investitori, potrebbe essere utile includere un piano di exit. Questo mostra agli investitori come intendi dare loro un ritorno sul loro investimento .

Ricorda, la chiave per scrivere una parte descrittiva efficace del business plan è essere chiaro, conciso e completo. Ogni sezione deve fornire informazioni dettagliate che aiutano a dipingere un quadro chiaro della tua azienda, del tuo mercato e della tua strategia.

LA PARTE NUMERICA DEL BUSINESS PLAN

Il fatturato della pasticceria Bonetti

La parte numerica del business plan è fondamentale per dimostrare la solidità e la fattibilità economica del tuo progetto imprenditoriale.

Questa sezione del documento è spesso quella che riceve la maggiore attenzione da parte di investitori e finanziatori, poiché fornisce una visione chiara della salute finanziaria attuale e futura dell’impresa.

Ecco cosa dovrebbe includere:

    Proiezioni di Vendita

Volumi di vendita per anno azienda vinicola

Queste sono le tue stime sulle vendite future . Dovrebbero essere realistiche e basate su dati di mercato solidi. Le proiezioni di vendita ti aiutano a capire quanto reddito prevedi che la tua azienda genererà.

    Analisi dei Costi

costi variabili totali ristorante

Questa sezione dovrebbe elencare tutti i costi associati alla gestione della tua azienda . Include costi fissi come affitto e stipendi, e costi variabili come materie prime e spese di spedizione.

    Proiezioni di Flusso di Cassa

Cash flow costi gelateria

Il flusso di cassa è la quantità di denaro che entra e esce dalla tua azienda. Le proiezioni di flusso di cassa ti aiutano a vedere se la tua azienda avrà abbasta nza denaro per coprire le sue spese .

    Bilancio previsionale

bilancio CEE 2024 agriturismo

Il bilancio previsionale fornisce una panoramica della posizione finanziaria della tua azienda in un dato momento futuro. Mostra le attività, i passivi e il capitale netto della tua azienda.

    Analisi del Punto di Pareggio

Punto di pareggio agriturismo

Questa analisi mostra il punto in cui i ricavi totali dell’azienda eguagliano i costi totali. È un indicatore utile per determinare quando la tua azienda inizierà a generare profitto .

    Analisi degli Scenari:

Scenario ottimistico business plan excel per aprire un bar

Il piano economico e finanziario dovrebbe esplorare vari scenari , come un aumento dei costi o una diminuzione delle vendite, e come questi scenari potrebbero influenzare la tua azienda.

La parte numerica del business plan serve a dimostrare che la tua azienda è un investimento sicuro. Fornisce la prova che la tua azienda può generare profitto e può gestire i suoi debiti. Inoltre, ti aiuta a pianificare e prepararti per il futuro, permettendoti di prendere decisioni informate che possono aiutare la tua azienda a crescere e prosperare.

LE DOMANDE FREQUENTI SUL BUSINESS PLAN: LE FAQ

In cosa consiste il business plan.

È un documento strategico che descrive in dettaglio gli obiettivi di un’azienda e i passaggi necessari per raggiungerli. Esso fornisce una visione chiara di ciò che l’azienda intende realizzare e come intende farlo. È composto da due parti principali: una parte descrittiva, che fornisce informazioni sull’azienda, i suoi prodotti o servizi, il mercato e la strategia; e una parte numerica, che include proiezioni di vendita, analisi dei costi, proiezioni di flusso di cassa e bilanci. Questo documento è fondamentale per qualsiasi impresa, sia che si tratti di una startup che sta cercando di raccogliere fondi, sia che si tratti di un’azienda consolidata che vuole espandersi o entrare in un nuovo mercato.

Chi può fare il business plan?

In teoria, chiunque abbia un’idea di business può crearlo. Questo include imprenditori che stanno avviando una nuova impresa, proprietari di piccole imprese che cercano di espandersi, o manager di aziende consolidate che stanno pianificando di entrare in un nuovo mercato o lanciare un nuovo prodotto. Tuttavia, la creazione di un piano aziendale efficace richiede una comprensione approfondita del mercato, delle finanze e della strategia aziendale. Pertanto, molte persone scelgono di assumere un consulente o un professionista esperto ma ci sono molte risorse online, come guide e modelli, che possono aiutare a semplificarne il processo di creazione.

Quanto costa fare il business plan?

Il costo può variare notevolmente a seconda di chi lo crea e di quanto è complesso. Se assumi un consulente professionista o una società di consulenza, i costi possono essere di alcune migliaia di euro, a seconda della complessità del piano e dell’esperienza del consulente.

Tuttavia, esistono alternative più economiche. Ad esempio, ci sono molti software disponibili che ti guidano attraverso il processo di creazione del tuo business plan. Questi software possono costare da poche decine a qualche centinaio di euro, a seconda delle funzionalità offerte. Questi strumenti possono essere un’opzione economica e flessibile per gli imprenditori che si sentono a proprio agio con la pianificazione finanziaria e strategica e che preferiscono crearlo da soli.

Come creare un business plan da zero?

Creare un business plan da zero può sembrare un compito arduo, ma ci sono molte risorse disponibili per aiutarti. Ecco una serie di passaggi che potresti seguire:

  • Ricerca: Prima di iniziare a scrivere il tuo piano aziendale, dovresti fare una ricerca approfondita sul tuo settore, sul tuo mercato target e sui tuoi concorrenti;
  • Struttura: come abbiamo discusso, un piano aziendale tipicamente include una parte descrittiva e una parte numerica;
  • Scrittura: Inizia a scrivere il tuo business plan, sezione per sezione. Assicurati di essere chiaro, conciso e completo in ogni sezione;
  • Revisione e Modifica: Una volta che hai finito di scrivere il documento, prenditi del tempo per rivederlo e modificarlo. Potrebbe essere utile avere un’altra persona che lo legga per assicurarti che sia facile da capire;
  • Preparazione per la Presentazione: Se prevedi di presentare il tuo business plan a investitori o finanziatori, prepara una presentazione efficace che metta in evidenza i punti chiave del tuo piano.

Se preferisci un approccio più guidato, ci sono software di business plan disponibili che possono aiutarti a creare il tuo business plan da zero.

Questi software spesso includono modelli e esempi di business plan già fatti da team di esperti dei vari settori, che possono fornirti un ottimo punto di partenza e ispirazione per il tuo piano.

Ricorda, la cosa più importante è che il piano aziendale rifletta la tua visione unica per la tua azienda.

Quanti tipi di business plan esistono?

Esistono diversi tipi di business plan, ciascuno adatto a scopi diversi. Ecco alcuni dei più comuni:

  • Business Plan di Avvio ( Startup Business Plan ) : è utilizzato da nuove imprese che stanno cercando di ottenere finanziamenti da investitori o istituti di credito. Di solito include una descrizione dettagliata dell’idea di business, un’analisi del mercato, una strategia di marketing e proiezioni finanziarie.
  • Business Plan Operativo o Annuale : è utilizzato dalle imprese esistenti per pianificare le loro attività per l’anno a venire. Di solito include obiettivi specifici, piani d’azione e budget.
  • Business Plan di Crescita o Espansione : è utilizzato dalle imprese che stanno cercando di espandersi o entrare in nuovi mercati. Di solito include una descrizione di come l’impresa intende raggiungere la sua crescita, comprese le strategie di marketing, le strategie di vendita e le proiezioni finanziarie.
  • Business Plan Strategico : fornisce una visione a lungo termine dell’impresa e delinea le strategie che l’impresa intende utilizzare per raggiungere i suoi obiettivi a lungo termine.
  • Feasibility Business Plan : è utilizzato per determinare la fattibilità di un’idea di business prima di procedere con la creazione di un business plan più dettagliato.

Ricorda, il tipo di business plan che scegli di creare dipenderà dai tuoi obiettivi specifici per la tua impresa.

Perché è importante il business plan?

Il business plan è importante per una serie di motivi:

  • Visione e Strategia: aiuta a definire la visione e la strategia della tua azienda. Ti permette di stabilire obiettivi chiari e di delineare i passaggi necessari per raggiungerli;
  • Gestione e Operatività: funge da guida per la gestione quotidiana della tua azienda. Ti aiuta a monitorare i progressi, a gestire le risorse e a prendere decisioni informate;
  • Attrazione di Investimenti: Se stai cercando di ottenere finanziamenti da investitori o istituti di credito, avrai bisogno di un business plan solido per dimostrare la validità e la fattibilità della tua idea di business;
  • Pianificazione Finanziaria: ti permette di fare previsioni finanziarie e di pianificare il tuo budget. Ti aiuta a capire quanto denaro avrai bisogno per avviare e gestire la tua azienda e dove quel denaro verrà speso;
  • Identificazione di Rischi e Opportunità: Durante la creazione del tuo business plan, avrai l’occasione di identificare potenziali rischi e opportunità per la tua azienda. Questo ti permette di prepararti per eventuali sfide e di sfruttare al meglio le opportunità che si presentano.

In sintesi, un business plan è un elemento essenziale per il successo di qualsiasi impresa.

Non solo ti fornisce una roadmap per guidare la tua azienda verso il successo, ma ti aiuta anche a evitare potenziali ostacoli lungo il percorso.

Chi sono i destinatari del business plan?

Il business plan può avere diversi destinatari, a seconda degli obiettivi dell’azienda. Ecco alcuni dei destinatari più comuni:

  • Investitori: Se stai cercando di raccogliere capitale per la tua azienda, il tuo piano aziendale sarà rivolto agli investitori. Gli investitori lo utilizzano per valutare la validità e il potenziale di ritorno dell’investimento;
  • Istituti di Credito: Se stai cercando un prestito per la tua azienda, il documento sarà rivolto a banche o altri istituti di credito. Questi istituti lo utilizzano per valutare la capacità della tua azienda di rimborsare il prestito;
  • Partner Commerciali: Se stai cercando di formare partnership con altre aziende, il tuo business plan potrebbe essere rivolto a potenziali partner commerciali. Questi partner possono utilizzarlo per capire la tua strategia e valutare se la tua azienda sarebbe un buon partner;
  • Te Stesso e il Tuo Team: Anche se può sembrare strano, uno dei destinatari più importanti del tuo business plan sei tu. Ti aiuta a chiarire la tua visione e i tuoi obiettivi, e fornisce una roadmap per te e il tuo team per raggiungere questi obiettivi.

In sintesi, il business plan è un documento importante per comunicare la tua visione e la tua strategia a una varietà di stakeholder.

Sento sempre parlare di “Stakeholder” ma cosa vuol dire esattamente?

Il termine “stakeholder” viene spesso utilizzato anche in italiano, ma può essere tradotto come “portatore di interessi” o “parte interessata”.

Si riferisce a qualsiasi individuo, gruppo o organizzazione che ha un interesse o è influenzato dalle attività di un’azienda.

Questo può includere proprietari, dipendenti, clienti, fornitori, investitori, istituti di credito, comunità locali e molte altre parti

Quando deve essere elaborato il business plan?

Il business plan dovrebbe essere uno dei primi documenti che elabori quando stai avviando una nuova impresa. È un elemento fondamentale per aiutarti a definire la tua visione, stabilire obiettivi chiari e delineare la strategia per raggiungerli.

Inoltre, se stai cercando di ottenere finanziamenti da investitori o istituti di credito, avrai bisogno di un valido documento per dimostrare la validità e la fattibilità della tua idea di business.

Tuttavia, il business plan non è solo per le nuove imprese. Anche le aziende esistenti dovrebbero crearlo e aggiornarlo regolarmente, specialmente quando stanno pianificando di espandersi, entrare in nuovi mercati, lanciare nuovi prodotti o servizi, o cercare ulteriori finanziamenti.

In sintesi, il business plan dovrebbe essere elaborato quando stai avviando una nuova impresa, quando te lo chiedono o quando stai pianificando cambiamenti significativi per la tua azienda.

Il business plan include anche il piano di marketing?

Sì, il business plan include generalmente una sezione dedicata al piano di marketing. Questa sezione descrive come l’azienda intende raggiungere i suoi clienti e vendere i suoi prodotti o servizi.

Il piano di marketing dovrebbe includere una descrizione del mercato target, una panoramica della concorrenza, una spiegazione della strategia di posizionamento del prodotto o servizio, e un piano per la promozione e la distribuzione.

Inoltre, il piano di marketing dovrebbe delineare gli obiettivi di marketing specifici e misurabili dell’azienda, e descrivere le tattiche e le azioni che l’azienda utilizzerà per raggiungere questi obiettivi.

Quindi, mentre il piano di marketing può essere un documento separato più dettagliato per uso interno, una versione sintetizzata e focalizzata dovrebbe essere inclusa nel business plan per dare ai potenziali investitori o finanziatori una visione chiara di come l’azienda intende raggiungere i suoi clienti e generare vendite.

Speriamo che questa guida ti abbia fornito una comprensione chiara di cosa sia un business plan , perché sia così importante e come crearne uno efficace.

Ricorda, un business plan ben scritto può essere la chiave per il successo della tua impresa , fornendo una roadmap chiara per raggiungere i tuoi obiettivi e attrarre investimenti.

Se hai ulteriori domande sul business plan, scrivile qui sotto ed i nostri esperti saranno felici di risponderti!

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Articolo completato il 16/05/2023

dott stefano ventura bsness

STEFANO VENTURA – Linkedin

Stefano Ventura è il fondatore di Bsness.com, software house operante in Italia e Spagna. Si è laureato in economia e commercio presso l’ Università di Bologna dove ha anche conseguito il titolo di Dottore Commercialista . Ha esercitato con successo la professione di Dottore Commercialista come esperto in budget e business plan per poi dedicarsi a tempo pieno alla crescita di Bsness.com.

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Guida 2024 alla creazione del business plan con esempi e software., il business plan.

La nuova guida completa 2024 per fare il business plan. Seguila e riuscirai a realizzare da solo il tuo piano industriale e realizzare la tua idea imprenditoriale. Un business plan comprende di base 10 elementi: la panoramica, il sommario esecutivo; descrizione generale dell'azienda; l'opportunità; industria e mercato; la tua strategia; Il gruppo; un piano di marketing; piano operativo; piano finanziario. Un piano aziendale non renderà automaticamente un successo la tua iniziativa, ma ti aiuterà a evitare alcune cause comuni di fallimento aziendale, tra cui la sottocapitalizzazione o la mancanza di un mercato adeguato.

> Come fare un Business Plan per Startup > Guida alle Startup Innovative

Tutte le risposte sul business plan:

  • - Cos'è un Business Plan
  • - A cosa serve il Business Plan
  • - Perché fare un Business Plan
  • - Quando fare un Business Plan
  • - Cosa inserire nel Business Plan
  • - Come fare un Business Plan
  • - Esempi di Business Plan
  • - Business Plan PDF
  • - Software Business Plan Gratuito

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Nuovo software "business plan excel", compra e scaricalo subito: 90€ scopri il software "business plan excel", cos'è un business plan.

Il "business plan" è un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale (business idea). Viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori. Da Wikipedia , l'enciclopedia libera. > Cos'è un Business Plan

cos'è un business plan

A COSA SERVE IL BUSINESS PLAN

Il business plan è fondamentale per l'avvio di una nuova impresa, lo sviluppo di un business o la realizzazione di un nuovo progetto. Serve per valutare, sotto tutti gli aspetti aziendali (patrimoniali, economici, finanziari) la bontà dell'iniziativa e in particolare la capacità di generare utili per il sostentamento dell'azienda stessa.

a cosa serve il business plan

PERCHÉ FARE UN BUSINESS PLAN

La principale ragione per realizzare un business plan è perché ci viene chiesto dall'esterno: per accedere a finanziamenti di terzi o entrate in c/capitale, per usufruire di un contributo statale. Tutti ottimi motivi! Non dimentichiamoci però che il business plan è utile e può fornire indicazioni lungo tutta la vita dell'azienda (a prescindere da nuovi assetti finanziari/patrimoniali).

perchè fare il business plan

QUANDO FARE IL BUSINESS PLAN

Il business plan è necessario per accedere a finanziamenti da parte di privati (banche) e contributi a fondo perduto (comunitari, statali, regionali, ...). Non solo: l'entrata di un nuovo socio può giustificare la realizzazione di un business plan.

quando fare il business plan

COSA INSERIRE NEL BUSINESS PLAN

Il business plan è di fatto uno standard a livello internazionale ed è composto da 10 elementi base. In ogni sezione è opportuno inserire tutte le informazioni specifiche del progetto che si intende realizzare. Non esiste un business plan generico uguale per tutti, per il semplice motivo che ogni azienda è diversa da tutte le altre.

> Cosa inserire nel business plan - Guida 2024

I 10 elementi che compongono il business plan:

  • - un sommario - executive summary
  • - descrizione del progetto
  • - presentazione generale dell'azienda
  • - opportunità
  • - industria e mercato
  • - strategia
  • - team aziendale
  • - piano di marketing
  • - piano operativo
  • - piano finanziario

COME FARE UN BUSINESS PLAN

Il business plan è composto di fatto da una sezione descrittiva supportata da elementi numerici con le proiezioni di bilancio. Quindi è essenziale utilizzare un software per la parte numerica: Excel è un ottimo strumento per realizzare il business plan.

> Video come fare un Business Plan (YouTube) > Come fare un Business Plan

Video business plan

ESEMPI DI BUSINESS PLAN

In questo sito trovi molti esempi di business plan già compilati (per startup, aziende di produzione, aziende commerciali, servizi ,...) utili come riferimento per le tue iniziative imprenditoriali.

Guida al Business Plan in PDF Download PDF

Qui puoi consultare esempi di business plan già realizzati:

  • - Business Plan Azienda Agricola
  • - Esempio Business Plan settore Plastica
  • - Business Plan per Ristorante
  • - Business Plan per Finanziamenti Bancari
  • - Business Plan per B&B e Affittacamere
  • - Business Plan per Asili Nido
  • - Business plan Azienda Vinicola
  • - Business Plan per Aziende Agricole

FAQ BUSINESS PLAN

Tutte le Risposte alle Domande più Frequenti (FAQ) sul Business Plan per la realizzazione del tuo Piano Industriale.

> Leggi le FAQ sul Business Plan

Se stai iniziando a capire come fare il Business Plan, qui puoi trovare le risposte alle domande più frequenti:

  • - business plan
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  • - programmazione aziendale

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Business plan: Esempio pratico e modelli

  • 22 Marzo 2020
  • WEB MARKETING

business plan parte descrittiva e numerica

Indice dei contenuti

Esempio di business plan pratico e come crearlo

Sei un libero professionista alle prime armi e potenziali finanziatori ti hanno chiesto di preparare un business plan ma non sai da che parte cominciare. Ti dico subito che è un documento centrale per tracciare la rotta della tua impresa e calamitare, appunto, l’interesse degli investitori. Inoltre secondo l’ analisi di Journal of Business Venturing , questa guida aumenta le possibilità di crescita aziendale del 30%.

Lo so, vorresti sapere come scrivere un esempio di business plan ma non farti prendere dal panico o dall’entusiasmo. O meglio, l’entusiasmo è alla base del successo ma la calma e la conoscenza sono essenziali per acquisire una visione d’insieme e sfruttare questo strumento. Perciò, procediamo con ordine e approfondiamo come realizzare un esempio di business plan efficace.

Che cos’è business plan

Quindi metti per un attimo da parte la voglia di avere sotto mano un modello di business plan pronto all’uso e chiariamo prima qual è la sua definizione. Il business plan è un documento che descrive le caratteristiche di un progetto imprenditoriale. Questo piano di lavoro mostra come l’idea di impresa possa trasformarsi in realtà concreta.

Per raggiungere questo risultato vengono raccolte informazioni, analisi e valutazioni. Con l’aiuto di differenti metodologie e discipline. Dalle strategie, al marketing fino all’accounting. Il documento poi viene diviso due sezioni:

  • Parte descrittiva: vengono indicati il progetto imprenditoriale, il settore in cui opera l’azienda, i prodotti, il mercato di riferimento, le risorse necessarie per avviare la partenza dell’attività e la fattibilità dell’idea considerando l’ambiente esterno e interno. Inoltre, sono spiegate strategie, obiettivi, la società e i soci.
  • Parte numerica: in questo spazio sono riportati i numeri che danno concretezza all’idea di business. Qui saranno contenute proiezioni economico-finanziarie del progetto imprenditoriale. Infine, verrà illustrata la situazione patrimoniale gli investimenti da fare e la stima della redditività.

Quanto dura un business plan?

Parte da 12 mesi successivi, pianificando in via generale i successivi tre anni.

A cosa serve un business plan?

Ora che hai compreso che cos’è un business plan, facciamo luce sul perché è importante il business plan: qual è la sua utilità? Questo documento di gestione e pianificazione è una guida da seguire.

È come un faro che illumina i punti di forza e debolezza dell’azienda e dell’idea di business. Serve per scoprire il mercato di riferimento e le sue caratteristiche. È utile per impostare la strategia d’impresa e a valutare le performance.

Ti permette di capire come si muovono i principali competitor. Ma, soprattutto, è un punto di contatto per vendere la tua idea alle banche. O a chi voglia investire nell’organizzazione e sia disposto a scommettere sulla tua idea. D’altro canto, il business plan comunica serietà, affidabilità e trasparenza. In una parola, questo documento rappresenta una garanzia.

Vantaggi di avere un business plan

Pensi che la banca ti concederebbe un finanziamento se decidessi di scrivere un business plan in cui incensi la tua idea con cifre irrealistiche, magari presagendo guadagni stellari? La risposta è no.

Gli istituti di credito devono potersi fidare e non si limiteranno ad ascoltare quanto sei sicuro del tuo successo. Vogliono dati precisi, veritieri e aderenti alla realtà. Insomma, desiderano essere sicuri che l’idea di business generi guadagno.

Ecco il business plan a cosa serve, ha una duplice funzione: la prima è quella di essere è un vademecum strutturato del progetto imprenditoriale. Ti permette di avere sotto controllo i obiettivi di business a medio e lungo termine, scegliere le priorità, fare ipotesi. Ma non solo.

Redigere un business plan ti aiuta anche a ricordare date, scadenze, operazioni da delegare, risultati raggiunti e da raggiungere. Sì, il business plan è utile perché non è un documento statico ma dinamico. Cambia in base a variabili esterne e interne all’azienda.

La seconda funzione del documento è quella di attirare investitori. Ma a una condizione: deve essere scritto bene, supportato da una solida analisi e deve riuscire ad anticipare le domande dei potenziali investitori.

Elementi del business plan

Adesso passiamo all’azione e vediamo come si fa un business plan efficace. Sul web ci sono molti modelli di business plan gratis o a pagamento. Il mio consiglio? Prova a realizzarne uno con le tue mani. Anche se ci sono esempi di business plan già fatti.

Il motivo? Solo tu conosci a fondo la tua azienda e le esigenze. E poi potrai dare al documento quel tocco di personalità che lo renderà apprezzato dai dipendenti e appetibile per i finanziatori. Gli elementi del business plan da inserire sono:

  • Executive summary.
  • Mission dell’azienda e l’idea di business.
  • Forma giuridica dell’impresa, la sua struttura organizzativa e il team.
  • Analisi del tuo mercato di riferimento e dei competitor.
  • Descrizione dei prodotti servizi.
  • Strategie commerciali e di marketing.
  • Piano operativo.
  • Piano finanziario.

Infine, all’esempio di business plan, ti consiglio di aggiungere anche il “no disclosure agreement”. Ovvero l’accordo di riservatezza.

Quale formato scegliere? Puoi realizzare un esempio di business plan su excel, Word o in PDF. Durante la stesura cerca di essere chiaro, semplice e snello. Un modo di scrivere prolisso stanca chi legge e potrebbe confondere.

Redigere un esempio di business plan

Ma andiamo al sodo e vediamo come creare un business plan di successo e semplice da capire. In pratica, un business plan for dummies direbbero americani e inglesi. Approfondiamo le sezioni che ti ho elencato in precedenza.

Indica come si struttura il business plan. Qui sono elencate le sezioni del documento e le pagine. Con l’indice garantisci una consultazione agile.

Executive summary

In un esempio di business plan vincente non manca mai l’executive summary una sorta di riassunto in cui vengono raccontati in breve i punti più importanti del documento e l’idea di impresa. Questa parte deve saper convincere e coinvolgere.

Il fine è attirare l’attenzione degli investitori che, di solito, leggono subito questa voce. Ti suggerisco di scrivere l’executive summary quando avrai finito di impostare il business plan, così avrai le idee più chiare. Soffermati, soprattutto, su mission, obiettivi di raggiungere e i risultati finanziari che prevedi di ottenere.

Mission dell’azienda e idea di impresa

In ogni modello di business plan ed esempio troverai quest’elemento. In questa sezione devi scrivere la storia dell’impresa, come si organizza, cosa offre, quali sono i settori in cui agisce, qual è il team imprenditoriale, i punti di forza rispetto ai competitor e gli obiettivi.

Per aiutarti dai una risposta a queste domande: Chi siamo? Cosa vogliamo fare? Perché lo facciamo? Invece, l’idea di impresa è il cardine su cui si fonda l’azienda e corrisponde a un bisogno a cui sei chiamato a rispondere. Per descriverla in modo chiaro risolvi questi quesiti: cosa? A chi? Per quale motivo?

Forma giuridica dell’impresa, struttura e team

In questo campo devi evidenziare che tipo di impresa sei, se lavori da solo o in società.  Rientri nella seconda opzione? Nella realizzazione del business plan, specifica il ruolo di ciascun socio e i compiti che ognuno svolge. Il discorso è lo stesso per i collaboratori, anzi definisci anche il piano di assunzioni.

Analisi del mercato di riferimento e dei competitor

In questa parte devi dimostrare che il prodotto/servizio della tua azienda risponde alla domanda dei potenziali clienti. Ma non è tutto. In questo passaggio è bene evidenziare anche la concorrenza che offre prodotti o servizi simili ai tuoi.

Chiediti quali sono le realtà o i fattori che possono rappresentare un pericolo per l’impresa. Poi rifletti su come puoi fronteggiarli e quali sono i punti di debolezza che devi risolvere.

In ogni caso, in questa fase è meglio inserire:

  • Com’è il segmento di mercato.
  • Quali sono le leggi che ordinano il mercato.
  • Chi sono i competitor diretti e indiretti e come sono posizionati.
  • Le tendenze del settore e lo sviluppo della domanda.

Infine, evidenzia abitudini, gusti, comportamenti, provenienza geografica e sociale del target di riferimento. Per comprendere meglio chi sia il tuo potenziale acquirente puoi creare le buyer personas, un idealtipo del futuro compratore.

Descrizione del prodotto servizio

Quando decidi di fare un business plan per nuova attività, ma anche per un’organizzazione già consolidata, presta molta attenzione alla descrizione del prodotto/servizio. Sottolinea:

  • A quale domanda di mercato risponde.
  • Come è fatto (allega foto e materiale descrittivo).
  • A cosa serve.
  • Come può evolversi in futuro in base alle esigenze del target.

Poi metti in risalto gli aspetti che rendono il tuo prodotto/servizio unico rispetto agli altri offerti dalla concorrenza. Possono essere il prezzo, la qualità oppure il settore di utilizzo. Insomma, qui deve essere evidente la sua peculiarità, quel quid che spingerà i clienti a trovare il bene o il servizio irrinunciabile.

Strategie di marketing

In ogni esempio di business plan pratico viene dedicato ampio spazio alle strategie di marketing necessarie per attrarre potenziali clienti e importi, così, sul mercato. Quindi dovrai spiegare quali tecniche decidi di mettere in campo dal punto di vista: comunicativo e di promozione, come la realizzazione di un sito web o di eventuali campagne pubblicitarie , della scelta del prezzo, della distribuzione menzionando reti di vendita e accordi commerciali.

Senza dimenticare di effettuare una previsione delle vendite e del fatturato. Ed ecco che diventa necessario conoscere bene le caratteristiche del target perché devi elaborare strategie mirate e rivolte a un certo tipo di clientela che potrebbe essere interessata al tuo business.

Piano operativo

Il piano operativo di un business plan esplicita come e con quali risorse si vuole creare e sviluppare un prodotto. Senza dimenticare i processi che verranno coinvolti.

In questo spazio devi illustrare anche in che modo verrà svolta l’assistenza clienti.

Piano Finanziario

Un esempio di business plan efficace si vede dal modo in cui viene costruita questa sezione. Qui devi lasciar parlare le previsioni economico finanziarie che riguardano le performance dell’impresa. Dovrai delineare:

  • Piano del conto economico per i primi tre anni con le proiezioni dei costi fissi e variabili insieme ai ricavi previsti.
  • Le uscite finanziarie previste.
  • Da dove provengono i capitali e il loro impiego.

Accordo di riservatezza

Quando si decide di fare un esempio di business plan questo punto viene trascurato, sbagliando.

La ragione? Il “no disclosure agreement” tutela la privacy del progetto imprenditoriale, vietando la diffusione di notizie nel momento in cui viene proposto a collaboratori e finanziatori.

Questa è l’ultima delle sezioni del business plan. Qui puoi aggiungere i curriculum vitae del team, analisi di mercato, schede prodotto e preventivi.

Dove trovare modello di business plan?

Questi sono i principali consigli per scrivere un business plan per ogni tipo di attività. Dal business plan per start up a quello per ristorante. Ora voglio lasciarti alcuni modelli di business plan gratis che potrai scaricare o usare per prendere spunto così da creare il tuo documento.

  • Modello business plan per fotografo .
  • Modello business plan per idraulico .
  • Modello business plan per autorimessa .

In alternativa, puoi utilizzare software per creare modelli di business plan. Si tratta di tool gratuiti e a pagamento. Voglio suggerirtene tre:

  • SmartBusinessPlan .

Infine ti consiglio una libro su amazon molto ben fatto, sulla creazione passo passo di un business plan.

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business plan parte descrittiva e numerica

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  1. Come realizzare la parte descrittiva di un Business Plan per Start Up

    business plan parte descrittiva e numerica

  2. Come realizzare la parte descrittiva di un Business Plan per Start Up

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  3. Elementi del Business Plan

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  4. Come creare il business plan perfetto

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  5. Business plan, parte numerica in 5 step

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  6. Un Business Plan Esempio per richiedere un finanziamento

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VIDEO

  1. Corso di probabilità e statistica descrittiva. LEZIONE #3

  2. Insegnare Economia aziendale con la Didattica Digitale Integrata

  3. PENSIONI MARZO: CAMBIA TUTTO FINALMENTE 3 NOVITA' E UNA BRUTTA NOTIZIA SCOPRI ORA I DETTAGLI

  4. TESI TRIENNALE: primi passi e cosa avrei voluto SAPERE prima di iniziare 📕 Economia

  5. Dijiste que querías cambiar, pero no tienes un plan. Parte 1: Metas

  6. PHINEAS Y FERB "EL PLAN" Parte 1

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  1. Business Plan| parte descrittiva| parte numerica

    Business plan: la parte numerica La 2° parte di un Business Plan, detta anche parte numerica, è invece composta da: il piano di vendite i costi di produzione i costi del personale...

  2. Business plan, parte numerica in 5 step

    La parte numerica del business plan prevede cinque diverse tappe: ecco quali 24 gennaio 2023 Dopo esserci occupati nei giorni precedenti della parte descrittiva del business plan, oggi ci focalizzeremo sulla stesura della parte numerica.

  3. Come redigere un business plan: ecco un guida semplice e pratica

    Cos'è e a cosa serve un business plan? Il business plan si articola in due macro-aree Quali requisiti deve possedere un business plan funzionale e completo? Come fare un business plan: 5 fattori chiave da considerare 1. Analizza il tuo target 2. Stabilisci obiettivi chiari 3. Fai ricerca regolarmente 4. Concisione e scorrevolezza 5.

  4. Business plan

    Home Consigli aziendali Finanza Finanza d'impresa Business plan - La guida completa Pubblicazione a cura di Dr. Andrea Raffaele del 17 Agosto 2023 Indice della guida Nella scrittura del Business plan Vengono Illustrati Descrizione dell'azienda nel Business plan Prodotti e servizi nel Business plan Impostare un business plan

  5. Cos'è il BUSINESS PLAN, come farlo, a cosa serve

    Il Business Plan è composto da 2 sezioni: descrittiva e numerica. A. La parte Descrittiva Cominciamo dalla parte descrittiva, fondamentale se vogliamo chiedere l'intervento di un Investitore nel capitale di rischio. 1) SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE - executive summary business plan

  6. Guida completa al Business Plan: Definizione e Struttura

    Il Business Plan è un documento completo che descrive il progetto imprenditoriale di un'azienda e ne prevede i risultati finanziari nel medio-lungo termine. Questo strumento di pianificazione è fondamentale per stabilire gli obiettivi e le strategie imprenditoriali e per valutarne la fattibilità economica .

  7. Come fare un Business Plan: la guida passo passo

    Il business plan, anche noto in Italia come piano aziendale o piano di business, è un documento strategico che, al suo interno, include le informazioni di carattere generale sul progetto di business e gli obiettivi operativi e finanziari dell'impresa, oltre alle analisi di mercato e le previsioni e proiezioni economiche utili a definire in che m...

  8. Business Plan: ampiezza descrittiva e chiarezza del dato

    Pubblicato il 11 aprile 2022 Il Business Plan si compone di una parte descrittiva e una parte numerica, entrambe sono importanti e devono coesistere: la parte numerica di...

  9. Come redigere un business plan: dritte e suggerimenti

    parte numerica La parte descrittiva spiega nel dettaglio il progetto; fornisce analisi relative al mercato, ai competitor, alle risorse da impiegare e agli obiettivi. Nella stessa parte rientra quindi lo studio della fattibilità del progetto in relazione all'ambiente interno ed esterno.

  10. Business plan come redigerlo: la guida passo passo

    INDICE Business Plan come analisi interna Come ottenere finanziamenti e persuadere possibili investitori con un Business Plan Come si fa un Business Plan? Quando e perché costruire un business plan Analisi preliminare per la redazione La parte descrittiva e parte numerica del Business Plan Controllo e rettifiche al progetto

  11. Business plan: cos'è, caratteristiche e struttura

    Un Business plan è composto da varie sezioni, suddivise in parte descrittiva e parte numerica in cui vengono esposte le previsioni e le ipotesi presenti nella parte descrittiva. Quando si pianifica l'avvio di un'attività economica o di implementarla, un documento importante è il Business plan.

  12. Business plan: lo schema vincente a prova di investitore

    Il business plan è un documento programmatico, strategico e analitico, composto da 2 sezioni: una descrittiva e una numerica. La parte descrittiva è fondamentale per spiegare la tua idea di business, il mercato competitivo attraverso una PEST ed una SWOT analysis e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. La parte ...

  13. Business plan: cos'è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

    Parte Descrittiva: qui fornisci una panoramica completa del tuo progetto, descrivendone il mercato, ... Si tratta della parte numerica del Business Plan, dove inserire: Strategie finanziarie; Previsione delle vendite; Budget; Prestiti e investimenti; Conto economico; Bilancio;

  14. Come fare un Business Plan: definizione, esempi e modello excel

    una parte numerica La prima parte è quella in cui si descrive il progetto, il mercato e le risorse necessarie. La seconda parte è dedicata alle risorse finanziarie, economiche e patrimoniali di cui si dispone, alle ipotesi di fatturati e costi e alla sostenibilità del progetto.

  15. Business plan

    Il business plan è un prospetto che presenta i principali aspetti di un progetto di impresa, evidenziando investimenti, risorse finanziarie necessarie e strutture di costo e ricavo attese. I lettori interessati possono consultare la nostra guida al business plan nell'approfondimento dedicato. 14 novembre 2023.

  16. PDF Come redigere la parte numerico/tabellare di un BUSINESS PLAN

    BUSINESS PLAN PARTE TABELLARE Come abbiamo già detto il BP si compone di due parti: una DESCRITTIVA che accoglie la descrizione e la presentazione dell'idea imprenditoriale comprensiva di un'analisi interna ed esterna del mercato di riferimento che si conclude con una SWOT ANALYSIS

  17. Che cos'è un Business Plan e come scriverlo

    La parte descrittiva del Business Plan è composta da una serie di sezioni dedicate: ... La 2° parte di un Business Plan, detta anche parte numerica, è invece composta da: .

  18. Come realizzare la parte descrittiva di un Business Plan per Start Up

    La funzione della parte descrittiva - lo affermo per essere stato innumerevoli volte dall'altro lato della barricata - è quella di rendere intelleggibili i numeri. Se, da un lato, il business plan deve essere quantificabile, cioè dotato necessariamente di numeri, dall'altro deve essere trasparente, cioè i numeri devono parlare.

  19. Business plan: cos'è e a cosa serve

    Il business plan è composto da due parti principali; una descrittiva e una numerica. Nella prima, vengono enucleati una sintesi del progetto imprenditoriale, l'impresa e il team, il prodotto ...

  20. PDF Business plan Redazione della parte monetaria

    anche se ogni business plan si compone di solito di una parte descrittiva e di una parte numerica. La parte descrittiva deve rappresentare la sintesi del progetto imprenditoriale. Essa delinea le caratteristiche principali della business idea soffermandosi sulla fattibilità del piano in termini di mercato, risorse e organizzazione, nonché sui ...

  21. Guida business plan: cos'è, come farlo, a chi serve

    In generale, un business plan è composto da due parti principali: una parte descrittiva e una parte numerica. La parte descrittiva fornisce una panoramica dell'impresa, compresa la sua missione, visione, obiettivi, strategie, struttura organizzativa e analisi del mercato. Questa sezione del piano dovrebbe delineare chiaramente cosa fa l ...

  22. BUSINESS PLAN online gratis: guida e software 2024 in italiano

    COME FARE UN BUSINESS PLAN Il business plan è composto di fatto da una sezione descrittiva supportata da elementi numerici con le proiezioni di bilancio. Quindi è essenziale utilizzare un software per la parte numerica: Excel è un ottimo strumento per realizzare il business plan.

  23. Business plan: Esempio pratico e modelli

    Il business plan è un documento che descrive le caratteristiche di un progetto imprenditoriale. Questo piano di lavoro mostra come l'idea di impresa possa trasformarsi in realtà concreta. Per raggiungere questo risultato vengono raccolte informazioni, analisi e valutazioni. Con l'aiuto di differenti metodologie e discipline.